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Carceri sovraffollate in Emilia Romagna: “Situazione insostenibile, servono provvedimenti urgenti”

Bologna e Ferrara tra le strutture più critiche. Allarme sicurezza, sovraffollamento e personale penitenziario allo stremo.

Bologna – La situazione degli istituti penitenziari in Emilia-Romagna è sempre più grave. A segnalarlo sono il Segretario Regionale Emilia Romagna Giuseppe Navarra e il Segretario Nazionale Francesco De Curtis della Confederazione Sindacati Penitenziari CON.SI.PE., che lanciano un appello al Ministero della Giustizia per interventi urgenti in materia di sovraffollamento carcerario e di rafforzamento della sicurezza. A preoccupare non è solo il numero crescente di detenuti, ma anche la carenza cronica di personale e l’intensificarsi degli eventi critici, in particolare le aggressioni ai danni degli agenti.

Sovraffollamento ben oltre la soglia critica

Tra gli istituti maggiormente in sofferenza, spiccano:

  • Bologna con un tasso di sovraffollamento del 164%
  • Ferrara al 161%
  • Modena al 153%
  • Rimini al 129%
  • Parma al 111%

Numeri ben oltre la soglia di tolleranza e perfettamente in linea con la crescita nazionale del fenomeno. Una condizione che, con l’arrivo dell’estate e le alte temperature, rischia di peggiorare ulteriormente, innescando escalation di tensioni e rendendo il lavoro del personale ancora più difficile.

Detenuti stranieri al 47%: record a Piacenza e Modena

Altro dato rilevante riguarda la presenza di detenuti stranieri, che in Emilia-Romagna costituiscono il 47% del totale, un dato superiore alla media nazionale del 33%. Particolarmente critiche le situazioni di:

  • Piacenza: 69% di detenuti stranieri
  • Modena: 60%

Questi numeri rappresentano un’ulteriore sfida per la gestione delle strutture e la mediazione culturale all’interno degli istituti.

Detenuti con condanna definitiva: il 65% in strutture inadatte

Il 65% dei detenuti in Emilia-Romagna ha già ricevuto una condanna definitiva. Un’anomalia, considerando che la maggior parte delle strutture presenti in regione sono Case Circondariali, pensate per ospitare prevalentemente detenuti in custodia cautelare. Ciò comporta un sovraccarico strutturale e funzionale che il sistema attuale non è più in grado di sostenere.

Personale allo stremo: “Servono assunzioni immediate”

A fronte di una popolazione detenuta in continua crescita, il personale della Polizia Penitenziaria denuncia turni di lavoro massacranti, condizioni insostenibili e una mancanza di dignità lavorativa.

“Il Ministero deve emettere provvedimenti urgenti contro il sovraffollamento e rafforzare la sicurezza degli istituti, con nuove assunzioni per tutelare l’efficienza del sistema penitenziario e la salute degli operatori”, si legge nella nota sindacale.

Un appello chiaro e senza mezzi termini: “Diciamo BASTA!”, è il grido che arriva dalle carceri emiliane, dove l’emergenza non è più solo un allarme, ma una realtà quotidiana.

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