Il brigadiere Carlo Legrottaglie stava ricorrendo a piedi un sospettato dopo un lungo inseguimento in auto seguito ad una segnalazione per rapina. Catturati i malviventi, uno era ferito ed è morto.
Francavilla Fontana (Brindisi) – Carlo Legrottaglie, 59enne brigadiere dell’Arma, è stato ucciso questa mattina durante una sparatoria avvenuta nella periferia di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. L’episodio si è verificato attorno alle 7. Originario di Ostuni, Legrottaglie era in servizio presso il nucleo radiomobile della compagnia locale. Prossimo alla pensione prevista per luglio, avrebbe dovuto iniziare un periodo di licenza già da domani. Lascia la moglie e due figlie.
I rapinatori sono stati catturati nei pressi di una masseria a Grottaglie, in provincia di Taranto. Si tratta di due uomini di Carosino, in provincia di Taranto. Uno di loro, rimasto ferito nel conflitto a fuoco, è morto. L’altro è Michele Mastropietro, 59 anni, con numerosi precedenti tra cui l’assalto a un furgone portavalori dell’istituto salentino Sveviapol Sud, avvenuto il 2 maggio 2013 nei pressi di Monteiasi. L’uomo è stato portato nella caserma dei carabinieri a Martina Franca.

La rapina al distributore di carburante
La pattuglia in cui prestava servizio Legrottaglie è intervenuta in seguito alla segnalazione di una rapina presso un distributore di carburante nella zona periferica della città. I due carabinieri a bordo della vettura di servizio hanno individuato una Lancia Y di colore scuro, sospettata di essere coinvolta nella rapina.

L’inseguimento, poi la sparatoria fatale
Ne è nato un inseguimento ad alta tensione. Le due auto si sono speronate più volte fino a finire in una zona di campagna, dove i malviventi – almeno tre, secondo le prime informazioni – sono fuggiti a piedi, separandosi. Il brigadiere ha rincorso uno dei fuggitivi, che ha aperto il fuoco colpendo mortalmente il militare. Pare che Legrottaglie sia riuscito a rispondere agli spari, ferendo l’aggressore che poi è deceduto. Ma la ricostruzione dei fatti è ancora in corso.

La caccia all’uomo
Immediatamente è scattata la caccia all’uomo per trovare i rapinatori. I militari sono scesi in campo con l’ausilio di un elicottero che ha sorvolato la zona per individuare i malviventi, in fuga a piedi. Dopo ore di ricerche, sono stati individuati e bloccati nei pressi di una masseria nelle campagne: uno dei due, gravemente ferito, è morto poco dopo. L’altro è stato portato nella caserma dei carabinieri a Martina Franca.
La Lancia Y usata per la fuga, usata dai rapinatori, è stata rubata a Locorotondo, in provincia di Bari ed è stata poi rinvenuta abbandonata nel Tarantino, tra i comuni di San Giorgio Jonico e Carosino. Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118, diverse pattuglie dell’Arma e il nucleo investigativo del comando provinciale. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Raffaele Casto. Il militare collega di Legrottaglie è sotto choc.
Il cordoglio dell’Arma per il collega caduto
“Con un dolore che ci stringe il petto, a nome di tutta l’Arma e mio personale, esprimo il più profondo cordoglio e la più sentita solidarietà alla famiglia del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, un valoroso carabiniere dell’Aliquota Radiomobile di Francavilla Fontana, strappato alla vita in provincia di Brindisi da un atto di vile violenza, mentre compiva il suo dovere al servizio della comunità. A voi, un abbraccio commosso che sa di gratitudine e rispetto.”
“Il suo sacrificio è un esempio fulgido di straordinaria dedizione al dovere e di impavido impegno per la sicurezza dei nostri cittadini”. Ogni risorsa, ogni energia è stata concentrata per le ricerche dei due malfattori e lo sforzo congiunto con le altre Forze di polizia ha consentito di raggiungere l’obiettivo” Così il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo.

Il dolore del Nuovo Sindacato Carabinieri: “Basta con le promesse mancate, esigiamo un confronto con il Governo”
Il Nuovo Sindacato Carabinieri, per voce del segretario nazionale Ilario Castello, esprime profondo cordoglio per la tragica morte del brigadiere Carlo Legrottaglie a pochi giorni dalla pensione. Il sindacato denuncia l’assenza di adeguate tutele legali e strumenti di protezione per gli operatori del Comparto Sicurezza e Difesa, chiedendo interventi immediati da parte delle istituzioni e un confronto diretto con i vertici del governo. Castello sottolinea l’urgenza di passare dalle promesse ai fatti, anche alla luce del nuovo Decreto Sicurezza.
Anche la Segreteria Regionale Puglia del sindacato, con Cataldo Demitri e Natalino Leobono, si unisce al dolore per la perdita del collega, ricordandone il sacrificio e il profondo senso del dovere. I segretari invocano una risposta giudiziaria ferma e proporzionata, e chiedono un impegno unitario da parte della politica e della società contro ogni forma di impunità. “La vita di Carlo – concludono – onora la missione di ogni servitore dello Stato”.
Mattarella: “Profondo dolore”
“Ho appreso con profondo dolore la notizia dell’uccisione del Brigadiere Capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, avvenuta questa mattina nei pressi di Francavilla Fontana, durante un intervento operativo seguito ad un controllo stradale. Nel confidare che si arrivi rapidamente alla cattura dei responsabili, desidero esprimere a lei, Signor Comandante Generale, ed all’Arma dei Carabinieri sentimenti di solidarietà e vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari del militare le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo.
Meloni: “Il dolore si unisce allo sdegno per l’efferata violenza contro un uomo in divisa”
Cordoglio è stato espresso anche dalla premier Giorgia Meloni, che in un messaggio sui social ha scritto: “Esprimo il più profondo cordoglio per la morte del Brigadiere Capo dei Carabinieri, Carlo Legrottaglie, ucciso nell’esercizio del suo dovere mentre interveniva a seguito di una rapina, questa mattina a Francavilla Fontana. Il dolore si unisce allo sdegno per l’efferata violenza contro un uomo in divisa, colpito mentre serviva lo Stato e proteggeva i cittadini. Alla sua famiglia, all’Arma dei Carabinieri e a tutti i suoi cari va la mia più sentita vicinanza, personale e del Governo”.
L’Accademia di Alta cultura: “Si proclami almeno un giorno di lutto Nazionale”
Anche l’Accademia di Alta Cultura, storica istituzione fondata nel 1910, esprime profondo cordoglio per la morte del brigadiere Carlo Legrottaglie. In un comunicato firmato dal presidente Giuseppe Bellantonio e dall’accademico Paolo Battaglia La Terra Borges, l’Accademia si schiera al fianco delle Forze dell’Ordine, ringraziando le donne e gli uomini in divisa che ogni giorno rischiano la vita per la sicurezza dei cittadini.
L’istituzione lancia un appello alle massime autorità della Repubblica affinché si dia un segnale forte e autorevole da parte dello Stato, chiedendo la proclamazione di un giorno di lutto nazionale; la concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria del carabiniere ucciso; l’attribuzione di una pensione privilegiata alla famiglia; la decorazione del vessillo dell’Arma dei Carabinieri con la Medaglia d’Oro per l’estremo sacrificio del militare.
L’Accademia conclude il messaggio affidandosi alla sensibilità delle istituzioni per ulteriori iniziative, in onore del sacrificio di Legrottaglie e di tutti coloro che servono lo Stato con coraggio.