La direttiva sulle “zone rosse” nelle grandi città: più controlli anche nella notte di San Silvestro. Milano ha fatto da apripista.
Roma – Sono 3.701 gli operatori delle Forze dell’ordine impegnati in servizi di ordine pubblico in alcune delle principali città, in occasione dei festeggiamenti e degli eventi di piazza previsti per la sera di Capodanno. A Bari, dove è in programma il concerto di fine anno in Piazza Libertà, sono 153 operatori. A Bologna, dove il concerto si terrà in Piazza Maggiore, sono 137. A Firenze, dove i concerti sono in Piazza della Signoria, Piazza S.S. Annunziata, Piazza San Giovanni, Piazza Santa Croce, Piazza Santo Spirito, sono 166 gli operatori. A Genova, in Piazza De Ferrari, 153 operatori.
A Milano, dove non sono previsti concerti, 482 operatori. A Napoli, per il concerto in Piazza Plebiscito, ci saranno 800 operatori. A Palermo, per il concerto in Piazza Politeama, 230 operatori. A Reggio Calabria, tra Piazza Indipendenza e Lungomare Falcomatà, 234 operatori. A Roma, tra il Circo Massimo e il Palazzo dello Sport, 1031 operatori. A Torino, in Piazza Vittorio Veneto, 194 operatori. A Venezia, in Piazza San Marco, 121 operatori. Ieri il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha inviato una direttiva ai prefetti per sottolineare l`importanza di individuare, con apposite ordinanze, aree urbane dove vietare la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali e poterne quindi disporre l’allontanamento.
Viene esteso ad altre città questo strumento che ha già dato positivi risultati nel corso della sua prima applicazione a Firenze e Bologna dove complessivamente, negli ultimi 3 mesi, sono stati 105 i soggetti destinatari di provvedimenti di allontanamento su 14mila persone controllate. La città di Milano aveva anticipato la direttiva emanando un provvedimento, valido fino a marzo. Quattro “zone rosse” – Chiaia,
Vomero, Decumani e la stazione Garibaldi – sono state individuate a Napoli nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è riunito oggi, presieduto dal prefetto Michele di Bari. Si tratta delle aree considerate “più a rischio di proliferazione di forme di illegalità diffusa o di criminalità”.
‘Zone rosse’ potrebbero essere istituite anche in qualche città dell’area metropolitana di Napoli; in una prima fase il provvedimento potrebbe riguardare due o tre città, ha spiegato il prefetto. Il Viminale indica i provvedimenti per stazioni ferroviarie e aree limitrofe, ma anche piazze di spaccio e altre aree urbane, come le zone della movida, caratterizzate da un’elevata concentrazione di persone. In vista del Capodanno, spiega il ministero, l’applicazione delle “zone rosse” rappresenta inoltre un ulteriore efficace strumento per rafforzare i controlli nelle aree di maggiore affluenza, anche in occasione dei numerosi spettacoli e manifestazioni previste.