Capodanno, bilancio Viminale: 28mila controlli, 146 arresti e 520 denunce

Aumenta rispetto allo scorso anno il numero dei feriti tra botti e festeggiamenti: 309 di cui 90 minori. Nel 2024 erano stati 274.

Roma – Non ci sono stati morti, ma i feriti per i botti e i festeggiamenti nella notte di Capodanno sono in aumento rispetto all’anno scorso. Le cifre sono del Dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno. Secondo i dati del Viminale i feriti in Italia, in totale, sono stati 309, con 69 ricoverati: nel 2024 c’erano stati 274 feriti, con 49 ricoveri. Si sono registrati 12 ferimenti da colpi d’arma da fuoco, in linea rispetto ai dati del 2024. Aumenta il numero di minorenni feriti: 90, a fronte dei 64 dello scorso anno. Per quanto riguarda i feriti gravi, con prognosi superiore a 40 giorni, anche qui si registra un aumento rispetto allo scorso anno: 34, a fronte dei 27 del 2024.

Oltre 28 mila le persone controllate, 146 quelle arrestate e 520 i denunciati, è il bilancio fornito dal Viminale per i controlli realizzati in sette grandi città dalle forze dell’ordine. I numeri riguardano l’attività svolta tra il 30 e il 31 dicembre. In particolare a Milano sono stati 7500 i controllati, 106 denunciati e 24 quelli finiti in arresto. A Roma l’attività delle forze dell’ordine ha riguardato 3800 persone, 61 denunciate e 24 arrestate. Per quanto riguarda Napoli sono 51 le persone finite in manette su 2500 controlli, 92 le denunce mentre a Torino su 5300 verifiche, in 71 sono stati denunciati, 32 gli arrestati. A Firenze sono state bloccate 8 persone con 104 denunce e complessivamente i controlli hanno riguardato 1700 persone. A Bologna arrestate 3 persone con 46 denunce e 6600 controlli. Infine a Palermo le forze dell’ordine ha denunciato 40 soggetti, quattro gli arrestati e 800 i controllati.

Quest’anno anche gli arresti e le denunce risultano incrementati: le denunce nel dicembre del 2024 sono state 386 e gli arresti 88 (nel 2023, 304 e 50). Sono stati sequestrati 473 lanciarazzi, 43 armi da sparo, 6.332 munizioni, oltre un chilo di polvere da sparo e oltre centomila manufatti pericolosi. Sono stati quasi 900 – precisamente 882 – gli interventi dei vigili del fuoco: 179 in più rispetto allo scorso anno, quando furono 703.

Il numero maggiore in Lombardia, dove sono stati 142. Gli altri interventi sono stati in Emilia Romagna 109, Veneto e Trentino Alto Adige 103, Campania 99, Lazio 70, Toscana 70, Piemonte 65, Liguria 61, Puglia 40, Friuli 38 Venezia Giulia 38, Marche 26, Sicilia 25, Calabria 13, Umbria 8, Abruzzo 7, Basilicata 3, Molise 3, nessuno in Sardegna. A Bari grave un 20enne raggiunto da un colpo di arma da fuoco all’addome. Nel Napoletano, 36 feriti legati a botti, festeggiamenti e proiettili vaganti. Sono stati 3.701 gli operatori delle Forze dell’ordine impegnati in servizi di ordine pubblico in alcune delle principali città, in occasione dei festeggiamenti e degli eventi di piazza previsti per la sera di Capodanno. A Bari 153 operatori, a Bologna 137. A Firenze, tra i concerti in Piazza della Signoria, Piazza S.S. Annunziata, Piazza San Giovanni, Piazza Santa Croce, Piazza Santo Spirito, sono stati 166 gli operatori. A Genova, in Piazza De Ferrari, 153 operatori.

E ancora, a Milano 482 operatori. Napoli, per il concerto in Piazza Plebiscito, 800 operatori. Palermo 230, a Reggio Calabria, tra Piazza Indipendenza e Lungomare Falcomatà, 234. A Roma, tra il Circo Massimo e il Palazzo dello Sport, 1031 operatori. Torino, in Piazza Vittorio Veneto, 194 operatori. A Venezia, in Piazza San Marco, 121 operatori. Due giorni fa il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha inviato una direttiva ai prefetti per sottolineare l`importanza di individuare, con apposite ordinanze, aree urbane dove vietare la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali e poterne quindi disporre l’allontanamento.

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