Campi Flegrei, Musumeci alla Camera: “Non si doveva edificare, area gravata da rischi”

L’informativa del ministro della Protezione civile: “1.020 verifiche, 388 persone sgomberate. Da Governo 52 mln per ricognizione criticità”.

Roma – L’area dei Campli Flegrei “coincide con uno dei più pericolosi vulcani attivi al mondo” e “un’accurata e  responsabile pianificazione urbanistica avrebbe dovuto impedire sin  dal dopoguerra ogni attività edificatoria”. A dirlo è stato il  ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, nel corso  dell’informativa urgente alla Camera sui Campi Flegrei. Il ministro ha prima di tutto ricordato come nel 2023, “con uno stanziamento di 52 milioni, si è dato avvio ad attività finalizzate alla ricognizione delle principali criticità e a dotare le amministrazioni locali e popolazione dei primi strumenti per fronteggiare esposizione di gestione del rischio”. Dall’Osservatorio vesuviano, fa notare, “si dichiara non esservi allo stato evidenze di immediata eruzione. Dobbiamo quindi lavorare per la normalità ma essere pronti a tutte le evenienze”. 

Sul fronte della prevenzione strutturale, ha detto il ministro, “è stato avviato un piano di analisi rivolto al patrimonio edilizio pubblico e privato interessato dal fenomeno del bradisismo, una ricognizione delle criticità da superare per una piena funzionalità delle infrastrutture di trasporto e altri sevizi essenziali, azioni tecniche e finanziare per potenziamento della riposta operativa territoriale di protezione civile nel territori dei Campi Flegrei”. “Per la programmazione non strutturale – ha aggiunto – è stato previsto un piano speditivo di emergenza per i territorio interessato, basato sulla conoscenze della pericolosità e contenente le procedure operative da adottare, e un piano di comunicazione del rischio alla popolazione, finalizzato alla conoscenza di ogni contesto”.

“L’azione del governo per il sostegno alla popolazione dei Campi Flegrei in ordine ai recenti eventi sismici è stata non episodica né estemporanea, frutto invece di una programmazione accurata e consistente, strutturata a partire dal settembre 2023″.  “Da allora il governo ha voluto accendere i riflettori sull’area dei Campi Flegrei – ha aggiunto Musumeci -, un territorio gravato da un’eccezionale sovrapposizione di rischi naturali, vulcanico, sismico e bradisismico, un rischio a cui 100 mila persone residenti sono esposte ogni giorno”. A ieri i vigili del fuoco avevano avuto 1260 richieste di intervento per verifiche statiche di cui 1020 già eseguite” ha affermato il ministro dicendosi “sempre grato ai vigili del fuoco”.  

“Tale attività – ha spiegato – ha determinato l’emanazione di ordinanze di sgombero da parte dei sindaci con l’evacuazione di 163 nuclei familiari per un totale di 388 persone sgomberate dalle loro abitazioni”. Poi ha ricordato: “A fronte della richiesta regionale, è stato dichiarato lo stato di mobilitazione per la protezione civile per i territori di Pozzuoli, Bacoli Bagnoli e per parte del territorio della città metropolitana di Napoli”. E ha aggiunto: “per quello che attiene le forze in campo c’è stato il coinvolgimento nell’immediato di 300 risorse umane e 50 mezzi”. “Al 15 marzo sono state presentate 640 istanze di sopralluogo da parte dei cittadini delle quali circa due terzi ricadenti in zone ad alta e media concentrazione di edifici vulnerabili – ha detto ancora – di queste, il 43,5% è relativo al comune di Pozzuoli, il 50,8% al comune di Napoli e il 3,9% a Bacoli. La struttura tecnica nazionale e la Regione Campania sono state mobilitate per dare avvio ai sopralluoghi nei prossimi giorni”.

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