Dopo la condanna al pagamento di 355 milioni di dollari, lanciano la campagna “Truckers for Trump” per aiutarlo economicamente.
New York – “Truckers for Trump”, un’organizzazione fondata da autotrasportatori che sostengono l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, hanno lanciato una campagna di boicottaggio della città di New York, dopo che una corte della Grande Mela ha condannato l’ex inquilino della Casa Bianca al pagamento di 355 milioni di dollari con l’accusa di frode, e ha vietato all’ex presidente di amministrare le sue attività nella città per i prossimi tre anni. È l’America bellezza. Dove il colpo di scena avvincente è sempre dietro l’angolo.
Secondo i camionisti, la sentenza della scorsa settimana e gli altri processi a carico dell’ex presidente costituirebbero una “interferenza elettorale” in vista delle elezioni presidenziali in programma negli Stati Uniti il prossimo novembre. Trump ha commentato l’iniziativa di protesta sul social media Truth Social, definendosi “onorato di avere tanti patrioti dalla parte della libertà”.
Elena Cardone, moglie dell’imprenditore e investitore statunitense Grant Cardone, ha lanciato una iniziativa di crowfunding sulla piattaforma GoFundMe per aiutare l’ex presidente Donald Trump a sostenere le spese sempre più ingenti legate ai numerosi processi a suo carico. L’obiettivo dell’iniziativa, secondo la promotrice, è di raccogliere 355 milioni di dollari, l’importo che il giudice di New York Arthur Engoron ha ordinato a Trump di pagare nell’ambito di una causa civile per frode.
“Sono risolutamente al fianco del presidente Trump – ha scritto Cardone sulla pagina GoFundMe – in risposta a quello che ritengo essere un trattamento iniquo senza precedenti da parte di alcuni elementi della magistratura di New York. Le recenti battaglie legali non sono solo un attacco contro (Trump), ma contro gli ideali stessi di equità e giusto processo cui ogni cittadino statunitense è titolato”.
Sino ad ora l’iniziativa di finanziamento collettivo ha raccolto oltre 300mila dollari. Secondo l’ufficio del procuratore generale di New York, tenendo conto degli interessi, la sanzione imposta all’ex presidente Usa potrebbe arrivare ad ammontare a 450 milioni di dollari. Recentemente Trump è stato condannato anche al pagamento di 83,3 milioni di dollari per la presunta diffamazione della scrittrice E. Jean Carroll, cui l’ex inquilino della Casa Bianca dallo scorso anno doveva già danni morali per 5 milioni di dollari.
Poi l’ultima batosta giudiziaria: la scorsa settimana l’ex presidente degli Stati Uniti e la Trump Organization sono stati condannati a pagare 355 milioni di dollari di danni, nel quadro del processo civile per frode avviato nei suoi confronti a New York. La sentenza del giudice Arthur Engoron ha anche vietato a Trump di “lavorare come dirigente o direttore per qualsiasi entità legate a New York, per un periodo di tre anni”.
La procuratrice generale dello Stato, Letitia James, aveva inizialmente chiesto il pagamento di danni per 370 milioni di dollari, per falsificazione di documenti societari e per avere sopravvalutato illegalmente il valore degli asset gestiti dalla Trump Organization, per ottenere condizioni più vantaggiose relativamente a polizze assicurative e prestiti bancari. I “camionisti patrioti” promettono battaglia.