Caivano – La Procura di Napoli Nord ha chiesto 12 anni e 11 anni e 4 mesi di reclusione per i due imputati maggiorenni, coinvolti nel processo sulle violenze sessuali ai danni di due cuginette all’epoca dei fatti di 12 e 10 anni avvenuti a Caivano. La richiesta è stata formulata dalla pm della Procura aversana Maria Carmen Quaranta nel corso dell’udienza di oggi. La pena maggiore, 12 anni di reclusione, è stata richiesta per il 18enne Pasquale Mosca, difeso dall’avvocato Giovanni Cantelli, mentre 11 anni e 4 mesi di reclusione sono stati chiesti per il 19enne Giuseppe Varriale, difeso dall’avvocato Dario Carmine Procentese.
Il processo si sta celebrando con il rito abbreviato. La prossima udienza è fissata per il 7 giugno, quando discuteranno le parti civili e la difesa di Varriale; nell’udienza successiva discuterà la difesa di Mosca. Nel processo, giunto alla seconda udienza dopo quella dello scorso 19 aprile, sono state ammesse come parti civili tutori e genitori delle due ragazzine vittime degli stupri e l’associazione Centro Aiuto al Minore-Telefono azzurro.
Tra i reati imputati ai due maggiorenni ci sono la violenza sessuale di gruppo e la minaccia di diffondere il video degli abusi, che fa configurare il revenge porn. Entrambi sono agli arresti domiciliari che stanno scontando nel Lazio e in una regione del nord Italia. Nella vicenda sono coinvolti anche 7 minorenni, per i quali a giugno il gup deciderà sulle richieste di rito abbreviato e di messa alla prova.