Caccia al cervo, Consiglio di Stato sospende la delibera: udienza il 7 novembre 

Accolta la richiesta di sospensiva delle associazioni Lav, Lndc Animal Protection e Wwf Italia contro l’abbattimento di 469 esemplari.

L’Aquila – La sezione sesta del Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dalle
associazioni Lav, Lndc Animal Protection e Wwf Italia contro l’abbattimento di 469 esemplari di cervo in Abruzzo. Le associazioni avevano impugnato l’ordinanza del Tar Abruzzo che, mercoledì scorso, aveva dato il via libera all’abbattimento. Il presidente della sezione, Carmine Volpe, si è espresso con un provvedimento urgente e ha sospeso la delibera della Giunta regionale d’Abruzzo, fissando l’udienza in camera di consiglio per il 7 novembre.

L’inizio della caccia, fissato per oggi, era comunque slittato per questioni burocratiche. Il Tar aveva respinto il ricorso delle associazioni ambientaliste che volevano fermare la strage dei cervi in Abruzzo. Il tribunale amministrativo regionale aveva così dato il via libera all’abbattimento selettivo di 469 esemplari, come stabilito dalla delibera di giunta regionale. Ora si potrà ricorrere al consiglio di Stato in fase cautelare o chiedere la fissazione dell’udienza di merito.

Abbattimenti inutili, decisione che irrompe come un fulmine a ciel sereno”: così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) aveva definito la delibera della Giunta della Regione Abruzzo n. 509 dell’8 agosto 2024 che ha approvato l’abbattimento di 469 cervi, tra cui cuccioli, che prevede persino un “prezziario minimo”: un tanto a esemplare, a seconda dell’età e del genere. Tariffe maggiorate per i cacciatori non residenti in Abruzzo. “Con profonda delusione prendiamo atto del pronunciamento del Tar – avevano commentato le associazioni – In questi mesi si è atteso invano un confronto sia tecnico sia politico con l’amministrazione regionale che oggi si assume la responsabilità di aver reso cacciabile il cervo in Abruzzo”.

Per tutta risposta la Regione aveva replicato: “L’ordinanza del Tar Abruzzo sul contenimento faunistico del cervo, appena pubblicata, attesta la correttezza della delibera regionale e la validità del procedimento amministrativo da parte della Regione Abruzzo”, aveva dichiara il vicepresidente della giunta regionale dell’Abruzzo e assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Emanuele Imprudente. “Pur consapevoli che si tratta solo della fase cautelare del procedimento, tuttavia le motivazioni del rigetto contenute nell’ordinanza sanciscono una sostanziale infondatezza delle argomentazioni prodotte nel ricorso amministrativo”, conclude. Oggi la decisione del Consiglio di Stato che annulla tutto.

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