Bruno di Cello

Trentenne ucciso dal padre a Lamezia, il delitto dopo l’ennesima lite: “Esasperato dalle continue richieste di soldi”

Il sogno di fare il modello, le richieste di denaro sempre più pressanti: così Bruno Di Cello è stato freddato dal padre Francesco con un colpo di pistola in faccia.

Catanzaro – È maturata in un contesto familiare segnato da frequenti litigi e continue richieste di denaro, la tragedia maturata a Lamezia Terme venerdì 30 aprile. Bruno Di Cello, 30 anni, è stato ucciso con un colpo di pistola in faccia dal padre Francesco, 64 anni, una guardia giurata in pensione. L’uomo si è poi costituito spontaneamente alla polizia. Bruno Di Cello è stato ritrovato senza vita in via Trani, nella frazione Marinella, da un passante che ha subito allertato i soccorsi. Ma per il giovane non c’era più nulla da fare.

Bruno Di Cello: chi era la vittima

Bruno Di Cello, 30 anni, aveva un profilo social sul quale si definiva “fashion influencer”. Sognava una carriera da modello: aveva già partecipato a diverse sfilate e si era distinto nella tappa milanese della “Italia Fashion Week”. Nel 2021 era stato anche tra i concorrenti al Sanremo talent & fashion.

Bruno di Cello
Uno dei post pubblicati da  Bruno Di Cello sul suo profilo social

Dietro l’omicidio, secondo quanto emerso dalle indagini del Commissariato di Lamezia Terme, si celerebbe un contesto familiare teso e logorato da continui contrasti economici, con richieste pressanti di denaro da parte del figlio e liti sempre più accese.

Dopo aver sparato un solo colpo letale al volto del figlio, Francesco Di Cello si è costituito alle forze dell’ordine, consegnando anche la pistola, che non era stata denunciata. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario, detenzione e porto abusivo di arma clandestina e ricettazione. Ora si trova nel carcere di Catanzaro.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa