Brindisi: manovalanza minorenne nel clan mafioso affiliato alla Sacra Corona Unita

Fermati due ragazzi nell’ambito dell’operazione che ha colpito una frangia dell’organizzazione criminale: taglieggiavano imprenditori e commercianti.

Brindisi – Hanno appena 18 e 17 anni gli ultimi due fermati nell’ambito dell’operazione dei carabinieri che lunedì scorso ha colpito un’organizzazione di stampo mafioso, riconducibile alla Sacra Corona Unita che taglieggiava imprenditori e commercianti a San Pietro Vernotico, nel brindisino.

Anche i due ragazzi, all’epoca dei fatti entrambi minorenni, sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso con l’aggravante dell’associazione armata, tentata estorsione, danneggiamenti con esplosivi o a seguito di incendio, porto illegale di materiale esplodente, lesioni personali, con l’aggravante di aver agevolato l’attività dell’associazione di tipo mafioso. Secondo gli investigatori, la banda operava nella frangia cosiddetta Tuturanese.

Il 18enne ed il 17enne sono ritenuti responsabili e materiali esecutori delle estorsioni e degli attentati intimidatori o ritorsivi ai danni degli esercizi commerciali e per queste attività ricevevano assistenza economica dal clan in ragione del vincolo solidaristico. Il soggetto oggi maggiorenne è anche ritenuto responsabile in concorso con altri, di una violenta aggressione fisica. Il presunto capo promotore del sodalizio criminale (già affiliato Scu) avrebbe impartito direttive agli affiliati dal carcere cove è detenuto, tramite dispositivi mobili o personal computer illecitamente detenuti.

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