Intervento ad Avesa dopo la segnalazione del padre, giovane si barrica in cantina con tre nordafricani e minaccia gli agenti con una lama di 20 cm. Fermato anche un minorenne marocchino.
Verona – La Polizia di Stato ha arrestato sabato pomeriggio un diciottenne veronese per resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale durante un intervento ad Avesa. L’operazione è scattata intorno alle 12.30 quando il padre del giovane ha contattato la Centrale Operativa della Questura per segnalare che il figlio si era rinchiuso nella cantina di casa insieme a tre nordafricani senza il suo consenso.
All’arrivo degli agenti delle Volanti, il diciottenne, in evidente stato di alterazione, ha impugnato un coltello da cucina di grosse dimensioni brandendolo verso i poliziotti e rivolgendo loro minacce. La situazione è stata riportata sotto controllo con notevole difficoltà, grazie anche al supporto di un equipaggio dei Carabinieri. Il giovane ha infine consegnato al padre l’arma, un coltello con lama di 20 centimetri immediatamente sequestrato dagli operatori.
Tuttavia, poco dopo il ragazzo ha ripreso un atteggiamento aggressivo, scagliandosi nuovamente contro le forze dell’ordine prima di essere definitivamente bloccato al termine di una breve colluttazione con poliziotti e militari. Il diciottenne, già gravato da precedenti penali per reati contro la persona, il patrimonio e contro la pubblica amministrazione, è stato quindi arrestato.
Dopo la convalida dell’arresto, il giudice ha disposto nei suoi confronti la misura dell’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.
Gli accertamenti condotti sui tre giovani nordafricani presenti durante l’episodio hanno permesso di scoprire che uno di loro, un diciottenne marocchino pluripregiudicato per reati contro la persona, il patrimonio e contro la pubblica amministrazione, era destinatario di un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dal Tribunale per i Minorenni di Venezia lo scorso 6 agosto. Completati gli accertamenti, il minorenne è stato accompagnato presso il carcare minorile di Treviso e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.