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Bracconaggio Delta del Po: ittico in mano a stranieri, agli italiani quello venatorio

All’interno delle zone umide del Mezzano e dell’Alto Comacchiese, 4 pattuglie di militari hanno svolto un servizio finalizzato alla prevenzione e alla repressione del bracconaggio ittico nelle aree più esposte al fenomeno.

Ferrara – Due squadre di militari hanno lavorato in maniera coordinata e sinergica, concentrando la propria azione di perlustrazione. Particolarmente fruttuosa è stata l’attività svolta negli ultimi 6 mesi; dalla specifica azione di contrasto messa in atto dai reparti forestali dell’Arma nella provincia ferrarese sono scaturite nel complesso 4 denunce a piede libero e 4 arresti in flagranza; sono state elevate sanzioni amministrative per un importo di circa 19.000 € e operato il sequestro penale di 2.400 kg di prodotti ittici, di n. 28 capi di avifauna, dell’attrezzatura illecitamente utilizzata, tra cui n. 3 fucili da caccia, 2 gommoni gonfiabili e 1 automezzo da trasporto.

Argenta e Codigoro sono risultati i comuni in cui si sono registrati maggiori interventi repressivi del fenomeno. L’attività svolta nel periodo è scaturita da un’azione concertata a livello territoriale, che, in un paio di occasioni, ha visto il supporto di squadre esterne provenienti dagli uffici centrali della Sezione Operativa Reati in Danno degli Animali e da quelli dell’Organizzazione territoriale. In particolare, gli esiti raccolti evidenziano la provenienza straniera dei soggetti dediti al bracconaggio ittico e la matrice “autoctona” di quello venatorio.

Nel dettaglio, i principali risultati derivanti dalla pianificazione mirata dei servizi di antibracconaggio: in data 22/09/2022, in loc. “Anita” del comune di Argenta, gli operanti deferivano a piede libero 3 persone per la cattura di specie non cacciabili, elevando sanzioni amm.ve ai sensi dell’art. 31 L. 157/92 per un importo complessivo superiore ai 16.000 euro. Veniva, altresì, operato il sequestro di 3 fucili da caccia e del relativo munizionamento, oltre a 26 capi di avifauna prodotto dell’illecito.

In data 15/12/2022, gli operanti intervenivano in loc. “Diavolo” del comune di Codigoro, ove procedevano al deferimento all’Autorità giudiziaria di una persona per la violazione dell’art. 40 L. 154/2016 e al contestuale sequestro di circa 1.600 kg di pesce, oltre ad una batteria utilizzata per l’elettrolocuzione e un gommone gonfiabile. Veniva contestata, altresì, la sanzione amministrativa di cui all’art. 82 CDS con relativo fermo del veicolo.

In data 18/01/2023, in loc. “Longastrino” del comune di Argenta, venivano sanzionate 3 persone per violazione delle disposizioni di legge in materia di caccia per un importo complessivo di circa 900 € ed operato il sequestro di 2 capi illecitamente abbattuti.

In data 23/02/2023, in loc. “Valle Santa” del comune di Argenta venivano tratti in arresto per furto aggravato 4 soggetti di nazionalità rumena, sorpresi nell’asportazione di 500 kg di prodotti ittici da area appartenente al Consorzio di Bonifica Renana catturati mediante l’utilizzo di elettrostorditore. Veniva contestualmente operato il sequestro penale dell’automezzo utilizzato per il trasporto della refurtiva e dell’attrezzatura utilizzata allo scopo.

Il bracconaggio ittico-venatorio costituisce una delle minacce più rilevanti alla conservazione della biodiversità e degli equilibri ecologici, vanificando le funzioni di tutela demandate all’istituzione di aree protette come il Parco Regionale del “Delta del Po”. L’attività di prevenzione e repressione di tale fenomeno rientra nelle competenze della specialità forestale dell’Arma, chiamata ad assicurare il rispetto delle norme che regolano il delicato rapporto fra uomo e natura. Nella tabella successiva vengono riportati, in sintesi i dati complessivi dell’attività di controllo , prevenzione e repressione svolta nel corso del 2022 sul Delta del Po dai reparti CC Forestali della provincia di Ferrara e della provincia di Rovigo.

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