Bolzano, maxi sequestro di cocaina nascosta in cantina: pusher albanese in manette

Il 29enne in carcere: il Questore gli revoca il permesso di soggiorno in attesa delle decisioni del giudice per procedere all’espulsione.

Bolzano – E’ il più grosso sequestro di droga in città da inizio anno. Dopo lunghe e complesse indagini con appostamenti, gli agenti della squadra mobile hanno fatto irruzione in un appartamento di via Torino dove hanno trovato in uno scantinato 2,4 chili di cocaina. Considerando il grado di purezza della merce sequestrata, che consente un ulteriore taglio tanto da raddoppiarne la quantità, e i costi attuali sul mercato locale, il valore del sequestro si aggira sui 480mila euro, per circa 9.000 dosi di cocaina sottratte dal mercato. In carcere è finito G.D., un albanese di 29 anni, incensurato, regolare sul territorio dello Stato e impiegato come corriere per una ditta di spedizioni.

Il 29enne è considerata la pedina più rilevante di un’organizzazione che ha una sua diramazione a Bolzano. Il Questore Paolo Sartori ha disposto nei suoi confronti la revoca del permesso di soggiorno. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura, avevano notato un via vai di soggetti conosciuti, gravitanti nel “sottobosco” cittadino del consumo di cocaina, così hanno deciso di fare irruzione nell’appartamento, destinato a fungere sia da abitazione per il pusher, sia da centrale dello spaccio. Mostratosi sin da subito non collaborativo ed insofferente il pusher ha negato di possedere una cantina. A quel punto i poliziotti hanno esteso la perquisizione nello scantinato. Qui, occultato nel disordine, hanno trovato un pacco privo di destinatario ma con impresso il marchio della ditta della quale G. D. è dipendente.

Dalla forma e dall’odore, gli agenti hanno riconosciuto subito due “mattonelle” di cocaina per un peso complessivo di circa 2,4 Kg. Condotto negli Uffici di Largo Palatucci, al termine degli atti di polizia giudiziaria il pusher albanese è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e quindi condotto presso la Casa Circondariale di Bolzano a disposizione della Procura della Repubblica. Il Questore Sartori ha disposto nei suoi confronti la revoca del permesso di soggiorno, in modo poi da poter procedere alla sua espulsione dall’Italia una volta espiata l’eventuale pena alla quale dovesse essere condannato.

“Anche questo consistente sequestro di cocaina destinato alla Piazza bolzanina rappresenta una testimonianza di come lo spaccio ed il consumo di stupefacenti nella nostra Provincia rappresenti un fenomeno tutt’altro che occasionale – ha sottolineato il Questore Sartori –. Lo sforzo comune per prevenirne e contrastarne il dilagare a tutti i livelli deve essere considerato una priorità, e ciò non solo per limitare i devastanti effetti che gli stupefacenti producono sui consumatori, in particolare su quelli di giovanissima età, ma anche per il contesto in cui il traffico di droga trova terreno fertile per la sua diffusione, così come per l’indotto criminale che genera in termini di degrado, microcriminalità e conseguenze sull’ordine e la sicurezza pubblica”.

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