Il 35enne addetto alla sicurezza, pregiudicato di origini pakistane, doveva scontare una condanna di un anno e 5 mesi.
BOLZANO – Chiamano la polizia per una lite in strada, ma a finire in manette è un testimone. E’ successo nel pomeriggio di ieri a Bolzano, dove alla Centrale Operativa della Questura giungeva la segnalazione di un’aggressione di un uomo nei confronti di una donna all’esterno di un esercizio commerciale di Corso Libertà.
I poliziotti della Volante giunti sul posto, non notando nulla di particolare, si sono rivolti all’addetto alla sicurezza del negozio, chiedendogli se avesse visto qualcosa. L’uomo ridimensionava l’accaduto, raccontando di aver assistito unicamente ad una lite tra due persone che poi si erano allontanate.
Dagli accertamenti svolti, tuttavia, emergeva che proprio l’addetto alla sicurezza, A.Z., cittadino pachistano di 35 anni, pregiudicato per reati contro il patrimonio, doveva scontare un anno e 5 mesi di reclusione per truffa ed insolvenza fraudolenta, reati commessi a Bolzano negli anni scorsi. Ed è quindi finito lui in manette: in considerazione dei fatti contestati, è stato avviato l’iter amministrativo per la revoca del permesso di soggiorno e la successiva espulsione, che diverrà esecutiva una volta scontata la pena.