Bologna – Il tribunale di Bologna ha condannato in primo grado a sei mesi di carcere tre attivisti di Ultima Generazione arrestati lo scorso novembre per aver bloccato la tangenziale felsinea durante una manifestazione contro il cambiamento climatico. Allora la viabilità restò bloccata per circa un’ora e fu necessario l’intervento di vigili del fuoco e personale sanitario perché alcuni manifestanti si erano incollati all’asfalto.
Le condanne riguardano i reati di violenza privata aggravata e interruzione di pubblico servizio. I tre sono stati invece assolti dall’accusa di danneggiamento, manifestazione non autorizzata e inottemperanza al foglio di via (giacché sarebbero rientrati in un comune nel quale il questore aveva loro imposto di non ritornare). Riconosciute inoltre sia le attenuanti generiche sia quelle per aver agito per particolari motivi di ordine morale e sociale.
Il tribunale ha concesso la pena sospesa, quindi non dovranno scontare la pena in carcere salvo che nel corso dei prossimi sei masi – periodo della pena – non commettano reati dello stesso tipo.