Bloccò la pista di Linate: espulso immigrato tunisino

Trattenuto al CPR di Corelli per accertamenti, l’uomo era irregolare dal 2021 e con diversi precedenti penali.

Milano – La Polizia ha eseguito il rimpatrio di un cittadino tunisino di 30 anni, irregolare sul territorio nazionale, deferito all’autorità giudiziaria dalla Polizia di Frontiera di Linate lo scorso 19 settembre per attentato alla sicurezza dei trasporti per aver scavalcato la recinzione che delimita il runway dell’aeroporto milanese, bloccando per diverse ore la pista di rullaggio e il conseguente traffico aereo.

Il giorno successivo, il cittadino tunisino era stato messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Milano e trattenuto con provvedimento del Questore presso il CPR di Milano Corelli. Il trattenimento si era reso necessario al fine di addivenire alle esatte generalità dello straniero sprovvisto di documenti identificativi e in considerazione della rilevata pericolosità dello stesso, in capo al quale pendevano diversi precedenti penali per stupefacenti, maltrattamenti in famiglia, resistenza a pubblico Ufficiale e danneggiamento. 

Grazie ad una continua ed efficace interlocuzione fra l’Ufficio Immigrazione di via Montebello e l’Autorità consolare tunisina, giovedì 9 ottobre il Consolato suddetto ha rilasciato a carico del 30enne il lasciapassare utile al rimpatrio come documento sostitutivo al passaporto con le generalità esatte.

Il cittadino tunisino era sbarcato in Italia dalla frontiera di Lampedusa il 28 aprile 2021: irregolare sul territorio nazionale, era stato trattenuto dal Questore di Agrigento presso il CPR di Potenza al cui interno aveva chiesto protezione internazionale.

In data 28.06.2021 la Commissione Territoriale di Salerno aveva rigettato la domanda di riconoscimento della protezione internazionale, a seguito del quale lo stesso aveva presentato ricorso definito con rigetto dal Tribunale Ordinario in data 12.02.2025. Da allora, il cittadino tunisino era rimasto in Italia inottemperante a precedenti ordini a lasciare il territorio nazionale