Blitz nel centro massaggi, scoperto giro di prostituzione

L’attività era gestita da tre cittadini cinesi, due dei quali sono stati arrestati. Le ragazze, tre irregolari, erano obbligate a fornire le loro prestazioni in condizioni di pesante sfruttamento.

Como – La Squadra Mobile lariana ha eseguito due delle tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse da Tribunale Ordinario di Como nei confronti di altrettanti cittadini cinesi – due donne e un uomo – ritenuti i principali responsabili del reato di sfruttamento della prostituzione. Il provvedimento è arrivato al termine di un’indagine durata circa tre mesi, effettuata dai poliziotti della Mobile con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali. Gli incontri sessuali tra le ragazze e numerosi clienti, documentati dal mese di dicembre 2022 a oggi, avvenivano presso il centro massaggi “Sara” di Fino Mornasco.

L’indagine della Polizia ha svelato che a gestire il centro massaggi e le telefonate era la proprietaria, una cittadina cinese di 50 anni residente a Fino Mornasco (ancora non rintracciata), mentre la gestione delle ragazze era affidata a una seconda donna, una sessantenne anch’essa cinese oggi arrestata, che faceva da “maitresse”. L’uomo, un cinese di 52 anni residente a Milano che si ritiene gestisse gli incassi e gli spostamenti delle ragazze, è stato invece arrestato all’aeroporto di Malpensa mentre rientrava dalla madrepatria.

Nel blitz di stamani all’interno del centro erano presenti quattro ragazze, tre delle quali risultate irregolari: i tre fermati sono quindi stati denunciati anche per la violazione delle normative sull’immigrazione.

Durante la perquisizione effettuata dagli uomini della Squadra Mobile sono stati rinvenuti e sequestrati oggetti e materiale pornografico, nonché 23mila euro in contanti.

Il centro massaggi gestiva quotidianamente circa 50/60 telefonate per altrettanti “prestazioni” con tariffe variabili. Durante le intercettazioni ambientali gli agenti hanno anche documentato le condizioni di sfruttamento delle ragazze, cui era negata persino la possibilità di fare una pausa tra un cliente e l’altro.

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