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Blitz di Ultima generazione, vernice nera sul ministero della Giustizia. L’ira della politica

Accusano il Guardasigilli. Il sottosegretario Delmastro “Teppisti ideologici, non resteranno impuniti”. Gasparri “Devono ripulire loro”.

Roma – Quello degli ambientalisti è l’ultimo blitz di una lunga serie: oggi il “colpo” è in via Arenula, sede del ministero della Giustizia. Hanno imbrattato con la vernice nera le colonne del Palazzo, rivendicando che “C’è solo lutto senza giustizia climatica”. Sei i fermi, di coloro che – come fa sapere il movimento ambientalista in una nota – hanno spruzzato carbone vegetale nero con un estintore contro la parete del ministero mentre altri hanno appeso manifesti. “Pretendiamo che il Ministro Nordio faccia rispettare l’articolo 9 della Costituzione”, hanno rivendicato. I manifesti si riferivano infatti all’articolo costituzionale, che cita “La Repubblica [… ] tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”. L’ira della politica, dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmasto al viceministro Francesco Paolo Sisto è immediata, bollando l’iniziativa come puro “vandalismo”.

 Sul posto gli agenti del Reparto Mobile, del commissariato Trevi, la Digos e la polizia scientifica. I sei sono stati fermati e portati in commissariato, la loro posizione è al vaglio. Erano le dieci di questa mattina quando quattordici persone aderenti alla campagna Fondo Riparazione di Ultima Generazione, “hanno preso parte “a una azione di disobbedienza civile nonviolenta davanti al ministero della Giustizia”. Due persone hanno spruzzato carbone vegetale nero con un estintore contro la parete del ministero della Giustizia mentre altre hanno appeso manifesti. “Con l’azione di disobbedienza civile di oggi – dichiara Tommaso, 30 anni, operaio agricolo – tendiamo giustizia climatica e sociale“. 

Con il banner drop di oggi, Ultima Generazione annuncia ufficialmente la data del primo ottobre in piazza del Popolo. “Abbiamo bisogno di un piano di adattamento che sia in linea con la reale emergenza che sta affrontando il nostro paese – si legge nella nota – La nostra richiesta è di un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato. I soldi dovranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (Sad), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari”.

“Si fingono ecologisti ma sono degli autentici teppisti”, tuona il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri. “Ora imbrattano il Ministero della Giustizia, nei giorni scorsi dei negozi. Sono dei fanatici e degli irresponsabili. Più che alla galera – aggiunge – andrebbero condannati a ripulire con olio di gomito e grande sudore i danni che fanno”. E conclude: “Insisterò perché si attuino norme che condannino questi figuri a ripulire con la fatica personale i danni che fanno. Danneggiano l’ambiente e la vita. Sono l’opposto
dell’equilibrio ecologico che auspicano. Sono l’alterazione di qualsiasi comportamento sano, saggio ed equilibrato. Forse solo la fatica fisica li farà ragionare. Lunghi ed inutili processi comporterebbero condanne limitate e virtuali a distanza di anni, del tutto inutili. Meglio farglieli pulire subito i disastri che con orgoglio realizzano”.

Il viceministro della Giustizia Sisto

Interviene anche il viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, che insorge: “L’atto di vandalismo di ‘Ultima Generazione’ contro la sede del ministero della Giustizia è un’iniziativa inqualificabile. In una democrazia, la rivendicazione delle proprie convinzioni e l’espressione delle proprie idee possono e devono realizzarsi nel rispetto della legge. L’accanimento sistematico contro le sedi istituzionali o i monumenti storici è sintomo di una mancanza di senso civico e di rispetto verso la comunità che non può essere in alcun modo
legittimata”. Gli fa eco il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro: “Una decina di cosiddetti attivisti
‘climatici’ questa mattina ha imbrattato la facciata del ministero della Giustizia con vernice nera ed esposto
striscioni. Ringrazio Polizia di Stato e Polizia Penitenziaria per il pronto intervento che ha consentito di contenere le condotte degli attivisti e di indentificarli”.

E ancora Delmastro: “Ovviamente non rimarranno impuniti ed eserciteremo, anzi, come ministero ogni
facoltà riconosciuta dalla legge per presentare il conto salato a questi teppisti ideologici”. Gli ambientalisti di Ultima Generazione, dall’altra parte puntano il dito contro il Guardasigilli: ”Il ministro Nordio rappresenta un grande pericolo per la nostra democrazia – dicono occupandosi tutt’altro che di clima – Le sue recenti riforme della giustizia includono la separazione delle carriere dei magistrati, le modifiche alla prescrizione, le restrizioni alla stampa, e le limitazioni alle indagini sui reati dei colletti bianchi e all’uso delle intercettazioni. Questi ultimi, sono strumenti fondamentali per smascherare la corruzione e i legami con la mafia. Inoltre, ha abolito il reato di abuso d’ufficio e ha riformato il traffico di influenze, rendendo più difficile perseguire i reati di corruzione”.

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