Blitz della premier Meloni da Trump in Florida: “Pronti a lavorare insieme”

L’incontro a due settimane dall’insediamento ufficiale del tycoon come presidente e poco prima dell’arrivo di Joe Biden in Italia. Tra i temi principali il caso Cecilia Sala.

Viaggio-lampo negli Stati Uniti per la premier Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio è volata negli Stati Uniti per una visita riservata alla residenza di Donald Trump a Mar-a-Lago, in Florida: un incontro organizzato a due settimane dall’insediamento ufficiale di Trump come presidente e poco prima dell’arrivo di Joe Biden in Italia. Segreta l’agenda dell’incontro. Dopo la cena e il colloquio, la premier ha subito ripreso l’aereo per fare ritorno a Roma, commentando con un post su Facebook l’esito dell’incontro: “Bella serata con Donald Trump, che ringrazio per l’accoglienza. Pronti a lavorare insieme”.

Secondo fonti riportate dal New York Times, uno dei temi principali dell’incontro è stato il caso di Cecilia Sala, giornalista italiana detenuta nel carcere di Evin a Teheran. La premier italiana avrebbe chiesto con determinazione il supporto degli Stati Uniti per risolvere la vicenda. “Giorgia Meloni ha davvero preso d’assalto l’Europa!”, avrebbe dichiarato Trump durante l’incontro, come riportato dal Wall Street Journal.

Il post pubblicato dalla premier sul suo profilo X, dove si dichiara pronta a lavorare insieme a Trump

Oltre alla questione di Cecilia Sala, i colloqui avrebbero toccato temi cruciali come le guerre in Ucraina e Medio Oriente, i rapporti commerciali e industriali tra Stati Uniti ed Europa e le strategie per rafforzare la sicurezza globale. Meloni mira a posizionarsi come una figura chiave nel dialogo tra la nuova amministrazione statunitense e l’Unione Europea.

Il vicepremier Matteo Salvini ha definito la visita un passo importante per la collaborazione industriale e la pace: “Mentre altri attaccano Trump, noi diciamo Go Donald Go!”, ha scritto Salvini su X.

L’aereo della presidente del Consiglio è partito sabato mattina e, dopo uno scalo tecnico in Irlanda, è atterrato negli Stati Uniti intorno alla mezzanotte italiana. Dopo l’incontro e la cena a Mar-a-Lago, il volo di ritorno è decollato dall’aeroporto di Palm Beach poco dopo le 23 locali, segnando la fine di una missione diplomatica concentrata ma significativa.

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