Blitz contro le cosche di ‘ndrangheta, 59 arresti nel Lametino legati ai Cracolici [VIDEO]

Maxioperazione di carabinieri e Dda Catanzaro: 50 in carcere, 9 ai domiciliari.

Catanzaro – Questa mattina, 7 novembre 2024, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro, hanno eseguito un’operazione di rilievo contro la criminalità organizzata nel territorio di Lamezia Terme e in altre aree del Paese. Su richiesta della DDA, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Catanzaro ha emesso un provvedimento cautelare nei confronti di 59 persone indagate, 50 delle quali sono state condotte in carcere, mentre 9 sono agli arresti domiciliari.

Gli indagati sono accusati di reati gravi che includono, tra gli altri, associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere per il traffico di sostanze stupefacenti, aggravati da modalità e finalità mafiose, nonché in ordine ad altri numerosi delitti, anche aggravati dalle modalità e finalità mafiose, quali estorsione, concorrenza illecita, “corruzione”, “favoreggiamento personale”, “falsa testimonianza”, “incendio”,  “ricettazione”,  “falso ideologico”, nonché in materia di armi e numerosi reati in materia di coltivazione, detenzione, e commercializzazione di sostanze stupefacenti.

Secondo le indagini il sodalizio, operante nei territori di Maida e Cortale, risulta particolarmente attivo nel commercio di sostanze stupefacenti e nello sfruttamento del settore boschivo, facente capo ad esponenti della famiglia Cracolici, inserita nel più ampio sistema di cosche tra la provincia di Vibo Valentia e il territorio del circondario di Lamezia Terme.  Il clan controllava il territorio anche grazie ai rapporti con due esponenti delle forze dell’ordine, pure loro destinatari del provvedimento cautelare, e collaborava con un altro sodalizio, operante sotto l’egida e nel contesto della medesima consorteria ‘ndranghetista, dedito alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti.

Il monitoraggio, avviato nel novembre 2021, di alcune piazze di spaccio situate tra il parco “Peppino Impastato” e via del Progresso in Lamezia Terme, ha permesso di ricostruire la rete di collegamenti e i canali di approvvigionamento dello stupefacente riconducibile alla più articolata organizzazione criminale, gestita da esponenti della famiglia Cracolici, egemone sui territori di Maida e Cortale, e in grado di movimentare grossi quantitativi di narcotico del tipo marijuana e cocaina. La droga giungeva quindi agli spacciatori del Lametino, alcuni dei quali già in precedenza destinatari di misura cautelari, in procedimenti della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro (operazioni “Warehouse” del febbraio del 2022 e “Svevia” del febbraio del 2023). 

In totale, sono state sequestrate 5 piantagioni, per un totale di 4.600 piante di cannabis indica. Sono stati arrestati in flagranza per detenzione di stupefacenti 16 indagati e deferiti in stato di libertà altri 10 soggetti, nonché sequestrarti circa 150 chilogrammi di marijuana e diverse dosi di cocaina È emersa anche la disponibilità di armi da fuoco da parte di diversi soggetti monitorati, con il sequestro di 3 pistole clandestine e del relativo munizionamento.   

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