Manifestanti antimilitaristi protestano davanti al cantiere della Città dell’Aerospazio a Torino contro l’industria bellica e la corsa al riarmo.
Torino – Un gruppo di manifestanti appartenenti all’Assemblea Antimilitarista di Torino ha organizzato un blitz di protesta davanti al cantiere della Città dell’Aerospazio, in corso Marche, dove sono in corso i lavori di demolizione di una palazzina dell’ex Alenia-Aermacchi.
I manifestanti hanno inscenato una protesta simbolica utilizzando un manichino insanguinato, fumogeni, cartelli contro l’industria bellica e scritte per denunciare l’impatto delle guerre e della corsa agli armamenti. Secondo i dimostranti, il progetto rappresenta un ulteriore passo verso la militarizzazione dell’industria e della ricerca in Italia. “Guerre tra potenti che si contendono risorse e potere, indifferenti alla distruzione di città e all’ambiente”, hanno dichiarato in un comunicato.
Nel mirino della protesta c’è la collaborazione tra Leonardo e il Politecnico di Torino per la creazione del nuovo polo aerospaziale. I manifestanti denunciano l’iniziativa come un rafforzamento dell’industria bellica e della dipendenza da economie di guerra. “Le macerie sono solo buoni affari per un capitalismo vorace e distruttivo che ha una sola logica: il profitto a ogni costo”, sostengono gli attivisti. La protesta si inserisce in un più ampio movimento contro il riarmo globale, con gli attivisti che ribadiscono il loro sostegno a chi rifiuta la guerra. “Noi siamo disertori di tutte le guerre. La guerra è a due passi dalle nostre case: fermiamola!”
L’azione di protesta rappresenta un segnale di dissenso nei confronti del progetto della Città dell’Aerospazio e della crescita dell’industria bellica a Torino. Le mobilitazioni potrebbero proseguire nei prossimi mesi, mentre il cantiere avanza.