L’operazione della polizia è scattata all’alba: 8 indagati sono finiti in carcere, 9 ai domiciliari, altri cinque hanno l’obbligo della firma.
Taranto – Fiumi di droga dalla Spagna e dal Barese per alimentare le piazze di spaccio di Taranto. Con l’indagine ribattezzata “Nettuno”, la Squadra Mobile coordinata dal pubblico ministero Vittoria Petronella ha disarticolato una delle organizzazione che gestiscono il traffico di droga in città: hashish e cocaina, ma anche droghe sintetiche come Mdma che veniva ceduta soprattutto all’interno della discoteca Sound Department, luogo della movida chiuso alcuni giorni fa per la mancanza di norme di sicurezza e l’arresto di alcuni giovani per possesso di droga.
In totale sono state 22 le le misure cautelari firmate dal gip Francesco Maccagnano per detenzione e cessione di sostanze stupefacenti ed estorsioni. Disposte 8 misure in carcere e ai 9 domiciliari, mentre per 5 indagati è stato adottato l’obbligo di firma presso gli uffici di polizia giudiziaria. In cella sono finiti Michele D’Elia, che risponde anche di ricettazione per aver firmato un assegno da 5mila euro per coprire l’incasso illecito proveniente da una partita di stupefacenti, Alessandro Masella, Gabriele Guarino, Antonio Cardone, Massimo Catapano, Cataldo Inerte, Luciano Nuccio, Iraldo Sammartino.
Arresti domiciliari per Lorenzo Ventrella, Francesco Martinese, Nicola Masella, Ivan Colucci, Raffaele Brunetti, Francesco Attolino, Marco Speranza, Simone Zacometti. Ai domiciliari anche Damiano Ranieri, nome di spicco della criminalità locale, al quale l’accusa contesta, insieme ad Alessandro Masella, il reato estorsione, per aver imposto a un pusher di versare il denaro per una partita di droga andata persa, richiesta avanzata nel tipico stile mafioso. Nel blitz di questa mattina sono state impiegati decine di agenti e un elicottero che ha sorvolato a bassa quota diverse aree della città.