Bimbo scomparso e ritrovato a Locorotondo, l’ipotesi del rapimento lampo

Troppe cose non tornano: era a quattro chilometri da casa, un percorso lungo e impervio per un piccolo di due anni. E la zona era già stata controllata dalle squadre di ricerca.

Locorotondo (Bari) – Può un bambino di nemmeno due anni percorrere quattro chilometri da solo ed essere ritrovato con le scarpette pulite? Possibile che nessuno si sia accorto di lui durante il tragitto, nonostante rasenti una strada trafficata? E’ intorno a questi interrogativi che si concentrano le indagini degli inquirenti, impegnati a sciogliere i dubbi sulla scomparsa, lo scorso 30 luglio, del bambino da contrada Serralta a Locorotondo, in provincia di Bari, e poi ritrovato dopo 8 ore sano e salvo.

Il bambino ritrovato dopo otto ore di ricerche

L’anomala dinamica della sparizione apre il campo anche all’ipotesi del rapimento lampo, dell’intervento di un adulto che avrebbe portato in braccio il piccolo nel luogo dove poi è stato ritrovato. Anche se per ora non vi sono prove del coinvolgimento di terzi, la pista non viene esclusa del tutto, soprattutto perché il bambino è stato ritrovato in un’aria che era stata già controllata da forze dell’ordine, cani molecolari, speleologi, droni ed elicotteri.

Per fugare ogni dubbio, nei giorni scorsi i carabinieri hanno ripercorso il tragitto fatto dal bambino, da casa al luogo del ritrovamento, riscontrando come sia ricco di saliscendi e punti impervi, decisamente poco adatto ad un piccolo di quell’età. Circostanza che confermerebbe l’ipotesi dell’intervento di un adulto, qualcuno che avrebbe rapito il bambino e che poi, sentendosi braccato dalle ricerche, lo abbia lasciato sotto l’albero in cui è stato ritrovato da due abitanti del posto.

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