Biella – “Colpo accidentale partito da un maneggio non corretto del revolver ad opera di Emanuele Pozzolo”. La perizia balistica disposta dalla procura di Biella pare inguaiare il deputato di Fratelli d’Italia sul caso dello sparo partito dalla sua pistola, inavvertitamente, la notte di Capodanno alla Festa di Rosazza. La consulenza balistica redatta da Raffaela Sorropago, ha ricostruito la traiettoria del proiettile partito dall’arma di Pozzolo che ha ferito alla coscia Luca Campana, compagno della figlia del capo scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, Pablito Morello.
Tra le righe della consulenza due punti fermi per il perito: “Quando è stato esploso il colpo, l’arma era impugnata e si trovava tra tre e cinque centimetri dal tavolo”. E ancora, “il revolver in sequestro era impugnato da Emanuele Pozzolo”. L’elaborato è stato depositato ieri e non sembra spostare la tesi che a sparare, seppur involontariamente, sia stato proprio il deputato.
Dopo il ferimento Campana aveva dichiarato di aver visto Pozzolo appoggiare il piccolo revolver sul tavolo vicino al quale si trovavano anche lui e Morello e che subito dopo era partito il colpo. E la perizia confermerebbe la sua versione: i residui di polvere supporterebbero la tesi dell’estrema vicinanza del revolver al tavolo, nel momento in cui partì il colpo. Oltre a una macchia di polvere nera sul mobile sarebbe rimasto il segno leggerissimo del proiettile, che lo avrebbe scalfito, prima di colpire Campana. Pozzolo, unico indagato, ha sempre sostenuto di non aver sparato lui.