Tutto il mondo è paese quando si parla di favori e cortesie in un certo mondo dello spettacolo. Adesso il noto regista tedesco rischia diversi anni di galera nonostante la donna abbia denunciato lo stupro dopo 25 anni.
Berlino – Nei giorni scorsi l’attrice Jany Tempel ha denunciato l’81enne regista Dieter Wedel per stupro. L’aggressione avrebbe avuto luogo nel 1996, quando lei aveva 27 anni e ancora poche esperienze in carriera, in un hotel di Monaco dove si era recata per fare un provino.
La donna sarebbe stata invitata dall’uomo nella sua camera d’albergo per effettuare un provino. Una volta dentro la stanza Wedel avrebbe manifestato chiaramente le sue intenzioni provocando una reazione di difesa dell’attrice che poi sarebbe stata trascinata in camera da letto e costretta a fare sesso con il regista. Non si comprende il perché la donna abbia atteso tanto tempo prima di denunciare il presunto aguzzino.
Da quando il produttore statunitense Harvey Weinstein fu accusato ripetutamente di molestie sessuali nel 2017, sembra essersi finalmente aperto uno spiraglio sulla scioccante verità di un certo mondo dello spettacolo: feste private, droga, provini trappola, promesse ambigue e un elenco infinito di soprusi.
Negli ultimi anni, infatti, decine di artiste (e non solo) si sono riunite sotto la bandiera del movimento “MeToo” e hanno trovato il coraggio di accusare coloro i quali, con atteggiamenti più o meno aggressivi, avevano abusato del proprio potere chiedendo favori sessuali in cambio di vantaggi professionali.
Nel caso di Weinstein le conseguenze furono immediate e disastrose per l’uomo, licenziato in tronco dal consiglio di amministrazione della sua compagnia, la Miramax, ed espulso dalla Academy of Motion Picture Arts and Sciences, il prestigioso ente impegnato nell’assegnazione dei premi Oscar.
Per quanto riguarda Wendel, autore televisivo molto famoso in Germania, la Procura di Monaco di Baviera ha chiesto il rinvio a giudizio per violenza sessuale. Altre due attrici avevano denunciato il regista, che ad ogni buon conto rispedisce le accuse al mittente, ma per queste ultime il reato di stupro è prescritto.
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