Bari, droga dalla Spagna via mare: 47 indagati, 31 finiscono in galera

Oltre 250 carabinieri impegnati dall’alba nell’Operazione Oltremare. Stroncata organizzazione che aveva come base Trani e Bisceglie.

Bari – Blitz all’alba dei carabinieri che, nell’ambito dell’Operazione Oltremare, hanno sgominato un fiorente traffico di stupefacenti dalla Spagna facendo scattare le manette ai polsi di 39 indagati.

Impegnati sul campo oltre 250 militari del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani, coadiuvati in fase esecutiva dai Comandi Provinciali di Bari e Foggia e dai reparti specializzati dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Puglia, del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari e del Nucleo Cinofili di Modugno, a conclusione di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani.

I militari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 47 indagati residenti a Trani, Bisceglie e paesi limitrofi (31 in carcere; 8 agli arresti domiciliari e 8 con divieto di dimora nel proprio comune), indagati per cessione, offerta in vendita, distribuzione e commercializzazione di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana provenienti via mare dalla Spagna. 

Il provvedimento cautelare giunge al termine di un’attività investigativa – condotta da maggio 2022 a giugno 2023 – dei carabinieri di Trani, sotto la direzione della Procura, che ha preso il via dopo un grosso sequestro di marijuana proveniente dalla Spagna. Da lì gli investigatori sono partiti per ricostruire l’intera filiera dello spaccio e risalire a più persone residenti nell’hiterland della provincia Barletta-Andria-Trani, ai quali un cospicuo numero di acquirenti si rivolgeva per ottenere in compravendita sostanza stupefacente, non solo del tipo marijuana, ma anche hashish e prevalentemente cocaina. Tutti i pusher avevano anche il compito di rifornire, all’ingrosso, altre piazze di spaccio nei comuni vicini.

In quattro distinte operazioni i militari hanno sequestrato altrettanti pacchi contenenti sostanza stupefacente di varia natura, del peso complessivo di 9 kg circa. Dalle carte dell’inchiesta spunta anche il linguaggio in codice utilizzato dai clienti per “ordinare” telefonicamente la droga desiderata: “Mi porti due panini” oppure “Mi servono assolutamente tre caffé”.

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