Tutti gli animali d'affezione controllati sino ad oggi sono stati infettati dai rispettivi padroni ma non hanno sintomi e la loro carica virale è assai scarsa.
Bari – Il suo non è un primato da far invidia. E’ il primo cane risultato positivo al Covid in Italia. Si tratta di una giovane barboncina di un anno e mezzo che vive a Bitonto, in provincia di Bari. La cagnolina è stata contagiata dalla famiglia di quattro persone con cui vive, tutte positive e con vari sintomi tipici della pericolosa malattia. L’animale invece non presenta nessun sintomo.
I tamponi sulla barboncina sono stati eseguiti dagli stessi proprietari e poi inviati nel laboratorio dell’infettivologo Nicola Decaro. Il professore, ordinario di Malattie infettive degli Animali all’Università di Bari, e componente dell’executive Board del College europeo di Microbiologia veterinaria, chiarisce che l’infezione dell’animale d’affezione, ha una carica virale bassa e non è prevedibile un contagio da animale a uomo.
Sarebbero invece cani, gatti e altri animali domestici che dovrebbero essere protetti da possibili contagi da parte del loro, si fa per dire, migliore amico. Il cagnolino di Bitonto, asintomatico, continua ovviamente a rimanere nell’abitazione familiare e a scodinzolare allegro.
Il dottor Decaro analizza, dall’inizio dell’esplosione della pandemia, il possibile contagio su cani e gatti. Nel corso dei suoi studi aveva riscontrato positività in diversi casi di cani e gatti, segno che avevano contratto il virus in passato, sviluppando gli anticorpi.
Gli ultimi tamponi effettuati sugli animali, nasali, orali e rettali, hanno evidenziato una quindicina di casi positivi. La carica virale è molto bassa e quindi gli animali non sono veicolo d’infezione. Il virus infatti, in quantità modeste, non rappresenterebbe un pericolo.
L’esperto rassicura sulle difficoltà di contagio da animale a uomo, confermando quanto già documentato dalla comunità scientifica internazionale sul soggetto. Decaro invita a non allarmarsi ma consiglia di trattare gli animali con le stesse cautele che si usano per i contatti tra esseri umani e per le persone che vivono in famiglia.
Il rischio di contagio dal cane o dal gatto è, secondo le statistiche, quasi pari allo zero. A livello mondiale sono stati documentati soltanto 20 casi. Sino al momento in cui andiamo in rete.
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