La moglie del boss del clan “Strisciuglio” dovrà scontare 1 anno e 4 mesi per lesioni e minacce aggravate. L’aggressione avvenne nel 2018 durante un servizio sulle mafie giovanili.
Bari – Nel corso della mattinata odierna, il personale della Squadra Mobile della Questura di Bari ha tratto in arresto Monica Laera, nata nel 1974, in esecuzione di un Ordine di Esecuzione per la Carcerazione emesso a seguito della sentenza definitiva della Corte d’Appello di Bari.
La Laera, moglie di Lorenzo Caldarola, uno dei promotori e capi del clan “Strisciuglio” di Bari, è stata riconosciuta responsabile di lesioni personali aggravate e minacce aggravate dal metodo mafioso, commesse nei confronti di una giornalista del TG1.
Il 9 febbraio 2018, durante un reportage sul tema “I giovani e le mafie”, la giornalista, recatasi presso l’abitazione del figlio della Laera, Ivan Caldarola, è stata avvicinata dalla donna, che dapprima le ha intimato con atteggiamento aggressivo di allontanarsi e poi l’ha colpita con uno schiaffo al volto, provocandole un trauma con una prognosi di 10 giorni.
Al termine delle procedure, la Laera è stata associata alla Casa Circondariale di Trani per espiare la pena residua definitiva di 1 anno e 4 mesi di reclusione.