Dagli arresti domiciliari al carcere: in manette cinque adolescenti italiani di seconda generazione. Le rapine da Capodanno a febbraio nel centro storico.
Pisa – Cinque minori, tutti italiani di seconda generazione, sono stati raggiunti da misure cautelari emesse dal Tribunale per i Minorenni di Firenze, nell’ambito di un’indagine dei Carabinieri di Pisa su una serie di rapine e tentate rapine ai danni di coetanei avvenute nel centro storico della città tra Capodanno e il 5 febbraio.
Il bilancio dell’operazione è di 5 minori arrestati (4 agli arresti domiciliari, 1 in carcere); 10 episodi contestati: 8 rapine consumate e 2 tentate. Le vittime sono tutti adolescenti frequentatori del centro di Pisa.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i componenti della baby gang, residenti tra le province di Pisa e Livorno, aggredivano o intimidivano le loro vittime per sottrarre denaro, giubbotti, powerbank e sigarette elettroniche. Talvolta si limitavano a frasi minacciose, altre volte ostentavano oggetti nelle tasche per far credere di essere armati.
Sui social, i giovani esibivano coltelli, dissuasori elettrici, armi giocattolo e passamontagna, cercando di incutere timore tra gli altri adolescenti e creando un possibile rischio di emulazione, come sottolineato dagli inquirenti. “Dacci tutti i soldi, perché se poi li troviamo noi, ti picchiamo” — è una delle minacce riportate nei verbali.
La Procura ha ritenuto necessaria l’emissione delle misure cautelari anche per tutelare le vittime, molte delle quali hanno dimostrato coraggio nel denunciare quanto accaduto, permettendo agli investigatori di identificare rapidamente i componenti del gruppo.