I sospetti sono stati destati da alcuni pacchi emananti un forte odore di marijuana destinati a un’azienda attiva nel settore della rivendita di cannabis light. Sospetti confermati dal rinvenimento di 180 kg di marijuana.
Fermo – Nei giorni scorsi, in due distinte operazioni, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, nel corso di attività istituzionali finalizzate alla repressione del traffico di stupefacenti, hanno effettuato alcuni controlli presso i depositi di diversi spedizionieri operanti nell’ambito della circoscrizione di competenza, che hanno consentito di individuare diversi pacchi emananti un forte odore di marijuana destinati ad un’azienda attiva nel settore della rivendita di cannabis light.
Gli accertamenti esperiti nell’immediato, svolti sotto l’egida ed il coordinamento della locale procura della Repubblica, hanno portato al rinvenimento di numerosi colli contenenti complessivamente 180 kg circa di sostanza stupefacente del tipo marijuana, in alcuni casi muniti di documentazione risultata non conforme e/o in regola con la vigente normativa, in altri totalmente sprovvisti di idonea certificazione.
I citati quantitativi di stupefacente sono stati sottoposti a sequestro, con contestuale deferimento alla competente autorità giudiziaria del legale rappresentante della società destinataria della sostanza, per la violazione di cui all’articolo 73 del D.P.R. 309/1990.
Le operazioni di servizio effettuate dai militari rientrano nel costante monitoraggio di tutte le merci in genere – quotidianamente veicolate attraverso le compagnie di trasporto nazionali ed internazionali – sovente avvalendosi del prezioso ausilio delle unità cinofile, determinanti per l’individuazione di plichi contenenti sostanze illecite.
Le condotte segnalate sono attualmente al vaglio della procura della Repubblica di Fermo; si sottolinea che sulla base del principio di presunzione di innocenza, l’eventuale colpevolezza della persona sottoposta ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove interverrà sentenza irrevocabile di condanna. Lo stupefacente sarà sottoposto, non appena disposto dall’autorità giudiziaria, alle previste analisi di laboratorio volte a confermarne il principio attivo.
L’operazione di servizio, che ha assestato un duro colpo ai canali di approvvigionamento nel territorio fermano, si inserisce in un più ampio dispositivo volto a prevenire e contrastare i traffici illeciti, tra cui appunto quelli di stupefacenti, a dimostrazione del forte impegno profuso dal Corpo a tutela della legalità e della salute pubblica, impedendo l’immissione sul mercato, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione, di un considerevole quantitativo di sostanze, la cui vendita, che aumenta in modo esponenziale durante il periodo estivo, oltre a danneggiare la salute dei consumatori, avrebbe altresì fruttato ingenti guadagni.
Interventi della specie testimoniano il costante presidio esercitato dalla Guardia di Finanza sul territorio, anche mediante una immediata e sinergica risposta delle sue componenti specialistiche, a favore della collettività in tutti gli aspetti della vita sociale ed a contrasto sia dei fenomeni criminosi connotati da una forte pericolosità sociale sia di tutte le forme di illegalità che creano allarme nella società o possono costituire pericolo per essa.