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Avvocata offesa e minacciata a Verbania: penalisti “La difesa è un diritto”

Le camere penali prendono posizione sul caso di Elisa Indriolo presa di mira per il suo cliente che ha sfigurato con l’acido l’ex compagna.

Roma – La Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane, con gli Osservatori Pari Opportunità, Avvocati Minacciati e Difesa d’Ufficio UCPI, esprime “piena solidarietà alla collega Elisa Indriolo, vittima di gravi offese e pericolose minacce per aver assunto la difesa di un imputato accusato di aver tentato di sfigurare con l’acido la propria ex compagna. Questa volta è il Foro di Verbania a essere teatro di un nuovo, inaccettabile attacco a un avvocato nell’esercizio delle sue funzioni. Ancora una volta, l’Avvocatura italiana è costretta a intervenire per ribadire con fermezza che la difesa tecnica è un diritto costituzionalmente garantito e, al contempo, un dovere imprescindibile per ogni Avvocato, sia esso di fiducia o d’ufficio, che assume il ruolo di custode delle regole processuali e della legalità”.

La collega Elisa Indriolo, “ritenuta ancor più colpevole in quanto donna chiamata a difendere l’imputato di un reato tanto grave, è stata bersaglio di commenti carichi di disprezzo e di auguri di mali indicibili. Questo inquietante fenomeno di identificazione tra l’Avvocato, l’assistito e il reato contestato rappresenta un pericoloso attacco ai principi fondamentali dello Stato di diritto. Tanto più grave – sostengono i penalisti – perché in questo caso la collega era difensore d’ufficio, e per legge non avrebbe potuto rinunciare al mandato, anche qualora avesse voluto, se non per motivi di incompatibilità, che in questo caso non sussistevano affatto. Al fianco della collega e della Camera Penale di Verbania torniamo a schierarci in nome del diritto di Difesa e della natura primordiale del Difensore, garante della lealtà dello Stato”.

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