La grave situazione per le forze dell'Ordine sta precipitando. Nell'impossibilità di rispondere con la forza carabinieri, poliziotti, finanzieri e penitenziari finiscono in ospedale mentre i delinquenti riescono a farla franca.
Avezzano – La foto del carabiniere con il volto ricoperto di sangue, con un tampone nel naso e con la camicia aperta è ormai diventata virale sui social e rappresenta l’icona dell’insicurezza che si respira per le strade italiane. Il graduato è stato colpito al volto da due calci da un immigrato di origine domenicana nel paese di Avezzano, provincia de L’Aquila. Il carabiniere di nome Vito Lamendola, di 41 anni, è attualmente ricoverato presso l’ospedale cittadino. Il pubblico ufficiale era intervenuto insieme ad un collega per sedare una rissa. Alla fine, dopo una breve colluttazione, ha avuto la peggio e ora dovrà sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico maxillo facciale:
“…Vorrei esprimere profonda solidarietà e vicinanza al carabiniere ferito ieri ad Avezzano – ha dichiarato Mario Babbo, candidato sindaco di Avezzano – una foto (quella del carabiniere ndr) che mi tocca particolarmente, spero possa guarire presto e tornare a svolgere il suo lavoro di tutela della pubblica sicurezza. Perché la sicurezza non è l’argomento esclusivo di qualcuno ma è un tema fondamentale che interessa tutti e sul quale bisognerà porre maggiore attenzione e maggiori investimenti. E per migliorare le condizioni di sicurezza dei cittadini avezzanesi sarà necessario sviluppare da subito un sistema integrato di interventi, intrecciando il rafforzamento dell’attuale attività di controllo e di gestione con una forte attività di prevenzione…”.
Anche William Ricci, segretario regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri Lombardia, è intervenuto con durezza sul grave aggressione. “…Ecco le conseguenze – ha dichiarato il sindacalista – riportate da un collega durante un intervento per un extracomunitario ubriaco, accaduto ieri ad Avezzano. E’ da un anno che si attende l’arrivo della pistola ad impulsi elettrici (Taser), intanto nel silenzio assoluto delle istituzioni noi contiamo oggi un altro ferito, i migliori auguri per una buona guarigione…”.