Barbara Capovani il giornale popolare

Aveva preparato a tavolino l’agguato mortale

Il caso dell’assassinio della psichiatra Barbara Capovani: il profilo psicologico dell’aggressore e i suoi messaggi complottisti su Facebook. Forse la tragedia si poteva evitare.

Pisa – Gianluca Paul Seung è stato identificato come l’assassino della psichiatra Barbara Capovani a Pisa. Il 35enne di Viareggio è stato arrestato dopo l’aggressione mortale della psichiatra che dopo tre giorni di agonia non ce l’ha fatta. Secondo quanto emerso dalle indagini Seung é un individuo affetto da disturbi psichici marcati con comportamenti antisociali, narcisistici e paranoici e aveva una profonda avversione nei confronti dei medici.

Gli inquirenti sostengono che l’uomo aveva tentato di rintracciare la vittima il giorno prima dell’agguato, cercando di nascondere la propria identità. Il giorno successivo l’uomo è tornato sui suoi passi ed ha colpito la vittima con un oggetto contundente alla testa, sorprendendola alle spalle mentre era impegnata a rimuovere il lucchetto dalla sua bicicletta. La polizia ha eseguito una perquisizione in casa dell’indagato a Torre del Lago, dove sono stati sequestrati una balestra con diversi dardi, abbigliamento militare ed altri oggetti.

Seung si definiva come uno sciamano e postava numerosi messaggi complottisti su Facebook. Vedeva cospirazioni ovunque, dietro la pandemia, dietro la guerra in Ucraina e riteneva di conoscere il nascondiglio di Matteo Messina Denaro. Inoltre aveva presentato una denuncia contro Mario Draghi alla Guardia di Finanza di Viareggio.

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Il luogo dell’aggressione

La specialista aveva incontrato Seung per la prima volta nel 2019 presso il reparto di psichiatria pisana. Nonostante non avessero riscontrato disturbi della forma del pensiero, i medici avevano notato la presenza di numerosi sintomi appartenenti allo spettro dei disturbi antisociale. Seung era completamente consapevole delle sue azioni e del loro impatto sulla società anche durante la vile aggressione.

L’uomo aveva anche aperto una pagina su Facebook intitolata “Associazione Adup” per la difesa degli utenti psichiatrici, ma nutriva forti rancori nei confronti della dottoressa Capovani. La sua avversione verso gli psichiatri lo ha spinto ad aggredire la dottoressa causandone la morte. Il presunto assassino é stato arrestato e dovrà rispondere di omicidio volontario aggravato. Occorre rivedere le normative sulla sicurezza del personale sanitario, senza perdere altro tempo.

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