Lo si legge nel capitolo sulla Competitività delle conclusioni appena adottato dal Consiglio europeo. Si tratta di un elemento su l’Italia ha insistito.
Bruxelles – Presentando il suo piano d’azione per l’automotive, la Commissione europea ha annunciato a inizio marzo di voler presentare entro fine mese una proposta di modifica alle norme per calcolare su tre anni, non uno, la conformità agli standard di emissione del 2025, dando più flessibilità alle case automobilistiche sulle multe. Il Consiglio europeo “invita la Commissione a presentare, senza indugio, una proposta mirata per ulteriori flessibilità alla pietra miliare del 2025 ai sensi del regolamento che stabilisce gli standard di prestazione in materia di emissioni di CO2 per auto e furgoni e a portare avanti la revisione prevista nel presente regolamento”. E’ quanto si legge nel capitolo sulla Competitività delle conclusioni appena adottato dal Consiglio europeo. Si tratta di un elemento su l’Italia ha insistito.
Il Consiglio “sulla base del Clean Industrial Deal, dell’Automotive Action Plan del 5 marzo 2025 e dell’Acciaio e metalli Action Plan del 19 marzo 2025, che fanno riferimento alla neutralità tecnologica, è necessario intensificare i lavori per garantire l’innovazione industriale, il rinnovamento e la decarbonizzazione dell’Europa e per assicurare la crescita delle tecnologie chiave di domani, come l’intelligenza artificiale, le tecnologie quantistiche, i semiconduttori, il 5G/6G e altre tecnologie critiche, prestando particolare attenzione alle industrie tradizionali in transizione, in particolare l’industria automobilistica, marittima, aeronautica e ad alta intensità energetica, e alla necessità di garantire condizioni di parità”.

“Per la prima volta nelle conclusioni del Consiglio europeo entra un riferimento alla neutralità tecnologica. E’ stata una lunga battaglia italiana e non solamente italiana così come entrano alcune risposte molto importanti per il settore dell’automotive”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a margine del Consiglio europeo a Bruxelles. “C’è impegno della Commissione europea sulla sospensione delle multe per i produttori non in linea con gli obiettivi e l’anticipo della revisione sui target di emissione: entrambe le questioni rispettano totalmente la posizione italiana”, ha sottolineato.
A febbraio per il mercato italiano delle auto elettriche c’è stato un passo avanti. Nel secondo mese dell’anno, in particolare, sono state immatricolate 6.925 vetture full electric, in crescita del 39,8% rispetto a febbraio 2024, con una quota di mercato salita fino al 5% (dal 3,4% di febbraio 2024). Nel primo bimestre 2025 le auto elettriche registrate nella Penisola sono 13.646, in aumento del 73,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con una market share di poco superiore al 5%, in progresso rispetto al 2,7% del periodo gennaio-febbraio 2024. Al 28 febbraio, il parco circolante elettrico in Italia risulta composto da 289.186 auto.