Attacco alla base italiana Unifil in Libano: nessun ferito, indagini in corso

Otto razzi colpiscono l’area del contingente italiano a Shama. Crosetto: “Intollerabile”. Tajani: “Assurdo, siamo lì per portare la pace”.

Otto razzi da 107 millimetri hanno colpito la base del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil a Shama, nel sud del Libano. L’attacco ha danneggiato aree all’aperto e un magazzino per i ricambi all’interno della struttura, senza causare feriti tra il personale militare.

Cinque soldati italiani sono stati sottoposti a controlli presso l’infermeria della base. Le loro condizioni non destano preoccupazione, ma continuano a essere monitorate per precauzione. Le autorità stanno verificando l’origine dei razzi per identificare i responsabili dell’attacco.

Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon) è una missione di pace delle Nazioni Unite operativa dal 1978, che include la partecipazione di militari italiani nel mantenimento della stabilità nella regione. L’attacco sottolinea le difficoltà operative in una zona storicamente caratterizzata da tensioni e conflitti.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha condannato fermamente l’episodio dichiarando: “È intollerabile che le basi di Unifil vengano colpite.” La dichiarazione è avvenuta durante un punto stampa al termine del Consiglio Difesa.

“E’ inammissibile che si spari contro il contingente Unifil. Non hanno alcun diritto di farlo, sono truppe che hanno garantito anche la sicurezza di Hezbollah. Se è stato un errore, imparino a utilizzare meglio le armi. Noi non siamo nemici di nessuno, siamo lì per portare la pace. Tutta la solidarietà ai militari italiani che sono impegnati con Unifil, ci auguriamo che questo sia l’ultimo episodio”. ha aggiunto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani

I caschi blu e le strutture di Unifil sono stati presi di mira in tre diversi incidenti nel sud del Libano, con 4 peacekeeper ghanesi feriti in uno di questi episodi in cui “un razzo, lanciato probabilmente da attori non statali”, ha colpito la loro base Unp 5-42 vicino al villaggio di Ramyah. Lo riferisce la stessa missione Onu.

Questo incidente riaccende l’attenzione sull’importanza della sicurezza per le missioni di pace in aree a rischio.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa