Pinotto Iacomino colpì l’insegnante 40enne con tredici coltellate: in casa c’era anche il figlio della coppia, svegliato dalle urla.
Napoli – Ergastolo anche in appello per Pinotto Iacomino, condannato alla stessa pena in primo grado per avere ucciso con 13 coltellate l’ex compagna, l’insegnante Ornella Pinto, all’alba del 3 marzo 2021. Il fatto avvenne nell’abitazione del quartiere Arenaccia di Napoli, la stessa in cui i due avevano convissuto per un po’ e dove la donna, 40 anni, viveva con il figlio di 4 anni.
Lo ha deciso prima Corte d’Assise di appello di Napoli che ha accolto le richieste formulate dal sostituto procuratore generale Luigi Musto e dagli avvocati di parte civile Mino Capasso, Marcello Severino, Loredana Gemelli e Celeste Giliberti.
Il giudice ha disposto una provvisionale da 180mila euro per Stefania Pinto, sorella della vittima, tutrice del figlio della coppia. Sia l’accusa, sia gli avvocati di parte civile aveva chiesto l’ergastolo e anche la conferma delle tre aggravanti – premeditazione, crudeltà e convivenza tra vittima e omicida – riconosciute a Iacomino dalla Corte di Assise.
L’omicidio avvenne con la presenza in casa del figlio della coppia, che dormiva in un’altra stanza e fu svegliato dalle urla della mamma. Il processo d’appello era iniziato lo scorso 14 ottobre.