Assago contro la violenza sulle donne con il giornalista Biagio Maimone

Questa sera per la Milano Fashion Week l’iniziativa “In nome di ogni donna” nel Locale Bobino, piazzale stazione Genova.

Milano – In occasione della Milan Fashion Week 2024, questa sera si svolgerà nel locale Bobino Milano, a partire dalle ore 19, la serata evento “In nome di ogni donna” arte, amore, rispetto, volta a sensibilizzare relativamente al tema della violenza sulle donne, che affligge la società attuale e che rimanda al tema della cultura della vita. Numerosi artisti si uniscono nella lotta contro la violenza di genere. L’evento, organizzato dalla Galleria San Babila di Francesco Colucci, sarà condotto dal regista e attore Gabriele Lazzaro, il quale presenterà, in anteprima assoluta, il suo ultimo cortometraggio “In nome di ogni donna”.

Il film, dedicato alla memoria di Giulia Cecchettin, prodotto dalla Sarabi Productions di Didi Leoni (storica giornalista del Tg5), in collaborazione con San Carlo Istituto Clinico e Giovanni Tropeano, tratta il delicato tema del femminicidio. Interpreti del film sono Annamaria Malipiero (presente alla serata), Daniela Giordano, Danilo Brugia e lo stesso Lazzaro.

Nel corso della serata vi sarà la presentazione dei quadri firmati da Ludmilla Radchenko e di due opere a tema: “La rosa che cogli rinasce”, su tela di Friday (presente nel cortometraggio) e “Il buco” di Riva GLDF (una porta fatta di macchinine e un buco della serratura da cui i bambini spiano l’amore con curiosità e pudore, un invito a non dimenticare l’innocenza del rispetto della donna).
Sarà presente alla serata anche Pisconti Milano, brand di moda maschile, che, in collaborazione con Riva GLDF, ha realizzato una giacca/opera d’arte che Gabriele Lazzaro indosserà per simboleggiare il “no” alla violenza di genere.

Inerente al delicato tema vi sarà l’intervento del giornalista di Assago Biagio Maimone, il quale parlerà del suo ultimo libro intitolato “_La comunicazione creativa per lo sviluppo socio-umanitario”, _scritto per porre in luce la necessità non più rimandabile di rivedere l’uso del linguaggio e della parola che, se intrisi di violenza, di essa sono artefici proprio in quanto diseducativi e forieri di un comportamento che potrà scadere nella violenza sia morale, sia fisica.

“La violenza non nasce per caso, ma si alimenta alla fonte dell’aggressività che il linguaggio spesso trasmette, anziché educare al rispetto dei valori umani e al rispetto della sacralità dell’essere umano”, ha dichiarato Maimone, il quale presenterà il suo saggio all’Istituto Italiano di cultura di New York il prossimo 15 ottobre, in occasione della Settimana della lingua italiana nel mondo.

L’autore sprona a fare della parola lo strumento per eccellenza per educare le coscienze affinché possa vivere la sana relazione umana: “Nel mio libro pongo in luce l’importanza del dialogo quale presupposto ineludibile per creare le basi di una società sempre più evoluta in quanto fondata sull’accoglienza e sull’ascolto dell’altro, visto come interlocutore e non rivale. La violenza nasce quando non vi è più spazio per il dialogo. Far vivere il dialogo nella nostra società diventa, pertanto, un’esigenza vitale, non eludibile, per educare alla sana relazione umana. Il femminicidio denota un progressivo impoverimento morale della nostra società che sta, man mano, perdendo i propri valori culturali per sostituirli con il gesto violento, risolutorio di un disagio che non viene affrontato attraverso il confronto pacifico della parola e della dialettica costruttiva”.

Sarà presente anche Vahid Davari, campione asiatico della kickboxing e Campione nazionale di MMA che presenterà il suo corso di autodifesa gratuito rivolte alle donne.

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