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“Aspetti, la aiuto a pulirsi”… e gli rubano il Rolex

Due uomini di nazionalità algerina, sono gravemente indiziati di aver sottratto a un individuo nella Capitale un Rolex dal valore di oltre 30 mila euro. Il trucco utilizzato è ingegnoso.

Roma – “…aspetti l’aiuto a pulirsi” e con questa scusa avrebbe abilmente sfilato dal polso del malcapitato un Rolex dal valore di oltre 30mila euro, per poi darsi alla fuga con un complice. La Polizia di Stato, al termine di una meticolosa indagine condotta dal personale dei Falchi della Squadra Mobile romana, ha identificato i presunti autori e dato esecuzione al fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura di Roma.

La vittima è stata avvicinata da un uomo che si è prodigato nel pulirlo dopo che, in maniera apparentemente casuale, si era trovato del liquido addosso. È stato proprio durante la fase di aiuto che l’odierno indagato avrebbe sfilato il prezioso Rolex che la vittima aveva al polso. Subito dopo l’uomo è salito su una berlina con targa spagnola guidata un ragazzo.

I due ladri sono stati ritrovati in un camping.

Le indagini, condotte fin da subito dalla Squadra Mobile capitolina, in stretto coordinamento con i PM della procura di Roma, hanno permesso di individuare 2 sospettati: un 53enne ed un 37enne entrambi nati in Algeria. La tesi investigativa è stata supportata da una serie di riscontri oggettivi  ed i poliziotti si sono messi sulle tracce dei 2 trovandoli in un camping sull’Aurelia. Al momento del controllo sono stati trovati in possesso di più di 2 mila euro in contanti, di un borsello di valore e di un prezioso orologio, di oltre 10.000 euro, di cui non hanno saputo fornire giustificazione.

Questi ultimi elementi hanno consentito alla procura di emettere a carico dei 2 indagati un provvedimento di fermo di indiziato di delitto per il reato di furto aggravato. Entrambi gli indagati, dopo gli atti di rito, sono stati accompagnati in carcere. La stessa procura ha chiesto ed ottenuto dal Gip la convalida dell’operato della Polizia. Il Gip ha disposto per entrambi la custodia cautelare in carcere.

Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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