Il primo decreto per l’addio al test d’accesso a Medicina: via alla riforma

Niente più quiz d’ingresso a partire dall’anno accademico 2025/2026: scatterà il primo semestre ad accesso gratuito, e poi gli esami filtro.

Roma – Sarà il ‘modello italiano’ come ha detto la ministra dell’Università Anna Maria Bernini a sancire il nuovo ingresso degli studenti alla facoltà di Medicina e Chirurgia: oggi in consiglio dei ministri ha varato il primo decreto che attua la delega per l’addio ai test di accesso. La riforma prevede l’abolizione del test d’ingresso con la previsione di un semestre ad accesso libero e dunque il superamento del numero chiuso, così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi, con il conseguente aumento graduale dei posti disponibili, +30mila dal 2023 nell’arco dei successivi 7 anni.

Tra le novità: i crediti formativi che dovranno essere conseguiti nei primi sei mesi, per sperare di andare avanti, dovranno essere almeno 18. Si potrà tentare di superare il ‘semestre filtro’ non più di tre volte. La riforma prevede l’iscrizione obbligatoria e gratuita ad un secondo corso di laurea dell’area di Scienza della Salute: gli studenti che si iscriveranno a Medicina dovranno iscriversi contemporaneamente ad un altro corso di laurea o di laurea magistrale a ciclo unico di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria. L’iscrizione al secondo corso di laurea è gratuita relativamente al primo semestre. Lo studente mantiene comunque la facoltà di iscriversi a un corso di studio al di fuori dell’area di Scienze della Salute.

L’11 marzo il via libera dalla Camera alla legge di delega al Governo per la revisione delle modalità di accesso a numero chiuso per i corsi di laurea in Medicina. Il provvedimento, già approvato dal Senato, ha ottenuto a Montecitorio 149 sì e 63 no. Diventa quindi legge lo stop ai test d’ingresso per i corsi universitari magistrali in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria. Con l’approvazione della riforma, già dal prossimo anno accademico nelle università pubbliche verrà abolito il quiz di ingresso. L’aveva confermato la ministra Bernini, che ha assicurato che i tempi dei decreti attuativi saranno molto rapidi. “L’Università italiana volta pagina, gli atenei non si presenteranno più con l’insopportabile dicitura ‘Numero chiuso’ ma con le porte aperte di chi ha l’ambizione di accogliere studenti e formarli per diventare bravi medici”, ha dichiarato.

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