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Arrestato il pirata che ha ammazzato Abom Chris

I carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza del GIP di Verona a seguito dell’incidente in cui un tredicenne è stato investito e abbandonato. L’esito dei rilievi stradali é diventato fondamentale per l’arresto del pirata della strada.

Verona – I carabinieri di Negrar di Valpolicella hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del tribunale di Verona, Carola Musio, che ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti dell’automobilista che la sera del 31 luglio scorso aveva investito il tredicenne ABOM CHRIS OBENG per poi darsi alla fuga. Il provvedimento restrittivo è scaturito dalla richiesta dei Carabinieri di Negrar di Valpolicella nella quale è stato riversato l’esito dei rilievi stradali e dei successivi accertamenti attraverso i quali è stato possibile ricostruire la dinamica dell’incidente e fornire un quadro esaustivo della condotta tenuta dall’autore dell’investimento al Sostituto Procuratore della Repubblica di Verona, Dott.ssa Elvira Vitulli, che ne ha condiviso le risultanze e richiesto al GIP l’arresto.

Le immagini della videosorveglianza

Già dalla serata di lunedì, quando era stato trovato il corpo agonizzante del ragazzino e lanciato l’allarme ai carabinieri della compagnia di Caprino Veronese, che intervenivano sul posto inizialmente con una pattuglia dei carabinieri della Stazione di San Pietro in Cariano, che coadiuvava i sanitari a prestare i primi soccorsi e effettuava i primi rilievi stradali recuperando i detriti lasciati sull’asfalto dall’autovettura coinvolta, quindi con equipaggi di Negrar di Valpolicella e del Nucleo Operativo e Radiomobile, i militari avevano impresso il massimo impulso alle indagini.

Nottetempo erano state scandagliate le numerose telecamere pubbliche e private presenti sul territorio comunale alla ricerca di un determinato modello di auto, individuato dai frammenti rinvenuti sul luogo del fatto. Alle 09.30 del mattino successivo i carabinieri avevano individuato la targa e poco meno di un’ora dopo rintracciato il conducente e sequestrato il mezzo, con evidenti danni riferibili all’investimento di un pedone, dandone comunicazione all’AG. Ulteriori accertamenti hanno poi consentito di repertare sul veicolo e su un palo della segnaletica verticale presente nel luogo dell’investimento tracce ematiche verosimilmente riferibili alla vittima, che verranno comparate con un campione di confronto per accertarne
compiutamente la provenienza. Inoltre, i resti di un fanale anteriore e di uno specchietto retrovisore rinvenuti sulla strada sono risultati corrispondenti alle parti mancanti o danneggiate dell’autovettura individuata.

Abom Chris

Infine, gli accertamenti sui sistemi di videosorveglianza svolti dai militari hanno permesso di stabilire con esattezza l’orario dell’investimento, che risale a qualche minuto oltre le 21.30 di lunedì. Una fotocamera, poco distante dal luogo del fatto, ha ripreso da tergo il veicolo che si allontanava subito dopo l’investimento in direzione di Verona, mentre una seconda, circa un quarto d’ora dopo, lo ha immortalato frontalmente, al rientro Negrar di Valpolicella, evidenziando chiaramente la rottura del fanale anteriore destro. Un altro lettore ottico ha invece ripreso la vettura la mattina immediatamente successiva mentre veniva utilizzata dal conducente per recarsi al lavoro, rendendo evidente l’estensione dei danni.

La medesima fotocamera aveva ripreso il mezzo anche la mattina precedente al fatto, che allora risultava ancora perfettamente integro. Questi elementi, riportati nell’informativa dei carabinieri di Negrar di Valpolicella, hanno consentito all’A.G. scaligera, che vi ha ravvisato gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di omicidio stradale, fuga ed omissione di soccorso, nonché gravi esigenze cautelari, di emettere la misura restrittiva degli arresti domiciliari a carico dell’indagato.

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