arrestato truffatore seriale

Arrestato il truffatore seriale degli hotel di lusso

L’uomo aveva trasformato i soggiorni gratis negli hotel del Nord Italia in un sistema di vita. Oltre 60 le denunce a suo carico. È accusato di truffa, insolvenza fraudolenta e sostituzione di persona.

Desio – Alfonso Fabrizio Russo, 48 anni, napoletano di origine ma domiciliato a Desio in Lombardia, ha fatto della truffa alberghiera una vera e propria professione. Per anni ha preso di mira hotel di lusso in tutto il nord Italia, soggiornando per giorni o addirittura settimane senza mai onorare il conto. Il suo nome è ormai tristemente noto agli albergatori e alle forze dell’ordine.

Intervistato dall’inviato de La vita in diretta, con disarmante sicurezza, Fabrizio Russo ha replicato: “Non sono furbo, al massimo ho fatto qualche leggerezza ma in buona fede”. Una dichiarazione che stride con un curriculum criminale che conta oltre sessanta denunce negli ultimi diciotto mesi per truffa, insolvenza fraudolenta e sostituzione di persona.

Il modus operandi del truffatore

Due settimane di lusso senza pagare un centesimo

L’ultimo colpo è avvenuto a Castelvetro, in provincia di Modena, presso l’Hotel Guerro, una struttura a quattro stelle. Dal 26 maggio al 9 giugno, Russo si è sistemato in una delle suite più lussuose della struttura, comportandosi come un ospite di riguardo: ha consumato regolarmente tutto ciò che trovava nel frigobar, ha ordinato servizi aggiuntivi e ha posticipato ripetutamente il check-out. Il tutto presentando, come da copione consolidato, documenti falsi e una carta di credito non valida.

Questa volta, però, a insospettirsi è stata la responsabile dell‘hotel, che ha deciso di avvertire i carabinieri. Una volta giunti nella struttura, i militari hanno rapidamente scoperto che le generalità fornite al momento del check-in erano completamente inventate.

I controlli dei carabinieri

L’identificazione dell’uomo ha fatto emergere immediatamente il suo ricco passato giudiziario, con danni economici che in alcuni casi hanno superato i 1800 euro, come accaduto in un albergo del Trentino Alto Adige, dove ben 110 euro erano stati spesi solo per le bevande del frigobar.

Un sistema rodato in tutto il Nord Italia

I luoghi delle gesta, ben poco eroiche, di Russo formano una vera e propria mappa del lusso alberghiero del Nord Italia: Como, Valtellina, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna. Sempre con lo stesso schema consolidato: soggiorni di lusso, identità fasulle e nessuna intenzione di pagare. Un modus operandi che ha trasformato le sue truffe in un vero e proprio sistema di vita, permettendogli di girare indisturbato per le strutture alberghiere nonostante le numerose segnalazioni a suo carico.

La spregiudicatezza di Russo sta proprio nella sistematicità delle sue azioni: non si tratta di episodi isolati o di necessità momentanee ma di una strategia ben studiata per vivere alle spalle degli albergatori, sfruttando la loro buona fede e i tempi tecnici necessari per verificare l’autenticità dei documenti e dei mezzi di pagamento.

Era l’incubo degli albergatori

L’arresto e il ritorno alla libertà

Lunedì scorso è calato il sipario, almeno temporaneamente, sulla carriera criminale di Russo. Dopo l’arresto in flagranza di reato nella struttura di Castelvetro, l’uomo è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Sassuolo e condotto davanti al giudice per l’udienza di convalida, avvenuta martedì 10 giugno. Il tribunale ha disposto per lui l’obbligo di firma, in attesa della prossima udienza fissata per il 19 giugno, dove dovrà rispondere di sostituzione di persona e insolvenza fraudolenta.

Una volta rilasciato, Russo è tornato a quella che definisce casa, anche se al momento risulta senza fissa dimora. Ai suoi legali avrebbe chiesto aiuto persino per acquistare il biglietto del treno per tornare a Desio: “Non ho nemmeno i soldi per il treno”, avrebbe dichiarato con l’ennesimo paradosso di chi per anni ha vissuto nel lusso senza spendere un euro.

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