La cattura dell’uomo armato, grazie all’analisi dei video di sorveglianza, dà il la alla ricerca delle motivazioni dietro l’aggressione.
Livorno – Alla luce delle risultanze dell’attività investigativa immediatamente avviata dalla questura, dopo 72 ore dall’episodio delittuoso che ha creato grave allarme sociale, nel pomeriggio di ieri è stata data esecuzione al fermo di indiziato di delitto emesso dalla locale procura della Repubblica nei confronti di un uomo di 56 anni, raggiunto da gravi indizi di colpevolezza per la commissione del delitto di tentato omicidio, a mano armata, del cittadino pakistano gestore del minimarket sito in questa via Novelli.
Il fermo è stato eseguito a vista dagli investigatori della Squadra Mobile, che hanno rintracciato l’uomo nel centro cittadino.
Si tratta di un incensurato, detentore di alcune armi (anche di calibro compatibile con i proiettili rinvenuti nel corpo del giovane pakistano), individuato grazie alla certosina analisi dei sistemi di videosorveglianza della zona, che hanno consentito di dare un volto alla descrizione dell’aggressore fornita dalle testimonianze acquisite.
Nel corso delle operazioni di fermo, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro indumenti del tutto compatibili con quelli indossati dall’autore del grave fatto di reato al momento dell’esplosione dei colpi d’arma da fuoco.
Le motivazioni del grave gesto sono tuttora in corso di accertamento.