Inserito nella lista dei 100 latitanti più pericolosi. Deve scontare una condanna definitiva a 9 anni e 4 mesi di carcere.
Napoli – Nella notte le manette dei carabinieri sono scattate ai polsi di Massimiliano Amato, inserito nella lista dei primi 100 latitanti da ricercare. L’arrestato deve scontare la condanna definitiva a 9 anni e 4 mesi di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e per reati di detenzione, commercio e importazione nel territorio nazionale di partite di cocaina, per quantitativi ingenti, complessivamente superiori ai 50 kg.
Nella sentenza Amato è stato ritenuto il braccio destro del capo dell’organizzazione, Giuseppe Sabatino, per conto del quale curava in Spagna i contatti utili all’acquisto dello stupefacente, che veniva fatto giungere nel Napoletano per essere commercializzato al dettaglio. Vero e proprio anello di congiunzione con i fornitori dello stupefacente, Amato si era guadagnato la piena fiducia del vertice dell’organizzazione, coordinando le attività di importazione in Italia dello stupefacente e organizzando i trasporti su gomma, via mare o a mezzo aereo. La sentenza di condanna è divenuta irrevocabile nel 2022, ma Amato si era reso irreperibile sin dal 2013, all’indomani della scarcerazione disposta nella fase delle indagini preliminari.
Alla cattura si è giunti attraverso un’attività di indagine, anche di natura tecnica, che ha permesso di localizzarlo a Lima, in Perù, dove poi è stato arrestato. Determinante, la cooperazione tra i carabinieri del Nucleo Investigativo e il Servizio di cooperazione internazionale della Polizia per la effettiva individuazione in territorio peruviano del latitante.