Arrestato a Bordighera l’anarchico Luca Dolce: era latitante dal 2021

Il trentasettenne triestino era stato condannato per reati commessi al Brennero durante un corteo di protesta contro il muro anti-migranti.

Imperia – L’anarchico Luca Dolce, 37 anni, triestino, è stato arrestato dagli agenti del Nucleo operativo centrale di sicurezza della polizia mentre si trovava nei pressi di Bordighera, in provincia di Imperia. Era stato condannato il 17 marzo scorso dalla Corte di Appello di Trento insieme ad altri 62 anarchici a tre anni di reclusione per reati commessi nel 2016 al Brennero durante un corteo di protesta contro il muro anti-migranti.

Già incarcerato a Tolmezzo, dove era detenuto, pare, insieme ad Alfredo Cospito, e a Modena, Dolce è già ben noto alle forze dell’ordine. L’indagine, coordinata dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione in collaborazione con la Digos di Genova, Trieste, Treviso e Trento, ha accertato la presenza in Trentino di una radicata organizzazione anarco-insurrezionalista votata alla realizzazione di attentati, danneggiamenti, attività di contestazione di piazza e di proselitismo e propaganda ideologica oltre al sostegno, economico e logistico, agli appartenenti latitanti tra cui lo stesso Dolce.

Figura di spicco nel panorama anarco-insurrezionalista italiano, Dolce – detto “Stecco” – era fortemente impegnato nella propaganda insurrezionalista improntata nell’azione diretta. Già detenuto per reati analoghi e scarcerato nel 2019 era latitante dal 2021, aveva rapporti con noti appartenenti alle Brigate rosse ed era stato protagonista di episodi di violenza durante manifestazioni pubbliche, imbrattamento, resistenza a pubblico ufficiale, radunata sediziosa e porto di oggetti atti ad offendere. L’uomo è ora rinchiuso nel carcere di Imperia.

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