Archiviato il procedimento per falso a carico di Vannacci. Lui: “Il tempo è galantuomo”

L’indagine riguardava il periodo in cui il generale aveva svolto il ruolo di addetto alla Difesa a Mosca. Il legale Giorgio Carta: “Ha sempre agito in buona fede”.

Roma – Il gip della Capitale, accogliendo la richiesta del pm Antonio Clemente, ha archiviato il procedimento per falso a carico del generale Roberto Vannacci. L’indagine riguardava l’ipotesi di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico, in relazione ad alcune dichiarazioni sottoscritte da Vannacci durante il suo incarico di Addetto per la Difesa presso l’Ambasciata d’Italia a Mosca. “Sempre avuto fiducia nella magistratura – ha commentato Vannacci sottolineando: “Il tempo è galantuomo! Ringrazio i miei avvocati Giorgio Carta e Massimiliano Manzo e ringrazio il procuratore del tribunale ordinario di Roma, dott. Clemente e il Gip per avere appurato la verità. Chi aveva speculato e accusato apertamente quando il procedimento era solo allo stadio di indagini oggi, come nelle precedenti occasioni, rosica”.

L’indagine riguardava l’ipotesi di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico, in relazione ad alcune dichiarazioni sottoscritte da Vannacci durante il suo incarico di Addetto per la Difesa presso l’Ambasciata d’Italia a Mosca. In particolare, si ipotizzava la falsa attestazione della presenza della coniuge nella sede diplomatica per l’indebita corresponsione dell’indennità di servizio all’estero, reato, quest’ultimo, per il quale la gip militare Daniela Melchiorre aveva archiviato la relativa indagine su richiesta del pm Antonella Masala già lo scorso 17 ottobre.

All’esito della fase investigativa, il Pubblico Ministero ordinario ha parimenti escluso la rilevanza penale dei fatti. “Accogliamo con soddisfazione il provvedimento di archiviazione, che pone fine a un’indagine dalla quale è emersa con chiarezza l’assenza di dolo e l’irrilevanza penale delle dichiarazioni oggetto di contestazione“, ha commentato l’avvocato Giorgio Carta. “Il Generale Vannacci ha sempre agito in buona fede e senza alcuna volontà di alterare la verità o di ottenere indebiti benefici. Anche nell’ambito del procedimento penale, ha dato tutta la collaborazione necessaria per accertare i fatti, fornendo tutti i documenti utili e sottoponendosi all’interrogatorio richiesto dal PM cui va il plauso per il rigore giuridico con cui ha evitato l’apertura di un processo inutile perché infondato”.

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