Violenta colluttazione alla Stazione Centrale con gli operatori della Polizia Ferroviaria. Multiple le accuse.
Milano – Un giovane italiano di ventisette anni, già noto alle forze dell’ordine, è finito in manette nel capoluogo lombardo dopo aver aggredito brutalmente alcuni operatori della Polizia Ferroviaria. L’uomo deve ora rispondere di diversi reati: violenza e minacce contro pubblici ufficiali, resistenza all’arresto e lesioni personali.
L’episodio si è verificato martedì sera quando gli agenti in servizio presso il terminal ferroviario milanese sono stati allertati dal personale di bordo riguardo alla presenza di un passeggero problematico a bordo di un treno in arrivo dalla provincia di Lecco.
Una volta giunto il convoglio al binario, i poliziotti si sono diretti verso il vagone segnalato per identificare l’individuo. Non appena il ventisettenne è sceso dal treno, ha immediatamente dato in escandescenze contro gli operatori, scatenando un’aggressione fisica che ha coinvolto più agenti.
Durante la violenta colluttazione, l’uomo ha sferrato diversi colpi con gli arti inferiori contro i poliziotti, provocando loro contusioni in varie parti del corpo che hanno reso necessarie le cure mediche.
Particolare gravità assume l’episodio considerando che il giovane aveva da poco lasciato l’istituto penitenziario di Sondrio, dove era detenuto, beneficiando di una misura alternativa alla detenzione che gli consentiva di scontare la pena presso il proprio domicilio.
La concessione della detenzione domiciliare si è rivelata prematura, vista la recidiva immediata del soggetto che non ha esitato a scagliarsi contro gli agenti appena incontrati durante un normale controllo ferroviario.
L’arrestato è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà valutare l’opportunità di revocare i benefici precedentemente concessi e disporre il ritorno in carcere dell’uomo, considerata la sua pericolosità sociale e la tendenza alla violenza dimostrata.