Estate di controlli Gdf in Laguna e nelle località balneari: milioni di euro di evasione e posti letto ricavati in magazzini e rispostigli.
Venezia – Nei mesi estivi le fiamme gialle e le polizie locali delle principali località turistiche della provincia (oltre al capoluogo, Jesolo, Chioggia, Caorle, Cavallino Treporti, Eraclea, Bibione) hanno intensificato i controlli nei confronti delle strutture ricettive extralberghiere del territorio.
Il piano di controlli – inizialmente operativo da luglio 2022 solamente sul centro storico e su Mestre e
denominato “Back in Venice” – è stato esteso da questo anno anche alle principali località balneari della
provincia, sfruttando le potenzialità offerte da D.O.G.A.L.E., un software utile alla selezione delle strutture
ricettive extralberghiere potenzialmente irregolari, abusive o non autorizzate.
Tra luglio e settembre sono stati eseguiti 275 controlli che hanno portato a elevare sanzioni
amministrative per oltre 675mila euro. I militari hanno portato alla luce 76 strutture completamente abusive per aver omesso ogni tipologia di comunicazione prevista: 28 di queste sono site tra centro storico, Lido e Burano, 10 nella zona di Mestre, 21 ubicate nel Comune di Jesolo e 4 in quello di Cavallino Treporti, 4 Chioggia, 6 a Eraclea e 3 a Bibione. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di locazioni turistiche abusive anche se sono stati individuati anche 4 Bed &Breakfast (a Venezia) ed uno alloggio turistico abusivo (sempre a Venezia).
Nel corso delle ispezioni, sono state individuate anche ulteriori 9 strutture (appartamenti in residence, B&B e
alloggi turistici), che avevano dichiarato una capacità ricettiva (in termini di stanze e posti letto) inferiore a
quella effettivamente riscontrata in sede di controllo: a Mestre, in un caso si è passato da 9 a 13 posti letto, in un altro da 5 a 11 posti letto, a Bibione una struttura ha aumentato la sua ricettività addirittura di 8 posti letto. In diversi casi le camere aggiuntive erano state ricavate in disimpegni, magazzini o ripostigli. Nel comune di Cavallino Treporti, sono stati individuati ben 13 immobili concessi in locazione senza che fossero accatastati o senza la prescritta agibilità.
Nell’ambito degli stessi controlli, sono stati trovati 6 lavoratori in nero (Venezia, Mestre e Eraclea)
addetti alle pulizie e al servizio colazione (27 mila euro di sanzione) e deferiti 20 gestori per non aver comunicato i nominativi dei clienti alloggiati (oltre 120 persone) e redatti 48 verbali per il mancato pagamento del Canone RAI “speciale”. ù
Sul piano fiscale i controlli hanno consentito di acquisire, in numerose circostanze, dati e
elementi tali da far configurare lo svolgimento di una vera e propria attività imprenditoriale e come tale soggetta ad una serie di adempimenti spesso inevasi.
Un B&B veneziano, in attività dal 2019, ha nascosto all’Erario ricavi per oltre 500 mila euro e IVA dovuta per oltre 156 mila euro. Per 2 locazioni turistiche a Venezia, gestite, di fatto, in forma imprenditoriale, dal 2018 sono stati ricostruiti ricavi non dichiarati per oltre 209 mila euro. In un terzo caso, un B&B sempre in laguna a Venezia condotto in maniera abituale e continua, sono stati constatati ricavi non dichiarati per oltre 79 mila euro e, ancora, in un quarto caso, una locazione turistica sempre a Venezia, sono stati ricostruiti redditi da locazione sottratti a tassazione per oltre 70 mila euro. Tutte le citate strutture sono riconducibili a soggetti residenti a Venezia.
Inoltre, nei confronti di ulteriori quattro persone fisiche sono stati contestati redditi di fabbricati da locazioni
turistiche per circa 150mila euro. A Chioggia, in occasione di un controllo nei confronti di una società di capitali operante nel settore delle locazioni turistico-alberghiere, sono stati constatati ricavi non dichiarati pari a 80 mila euro e IVA dovuta per oltre 14 mila euro e segnalati all’Agenzia delle Entrate ulteriori ricavi non contabilizzati per quasi 57 mila euro e IVA relativa per 17.290, derivanti dalla locazione turistica di 25 immobili in “nero”.