Appalti truccati, il sindaco di Paestum Franco Alfieri risponde al gip e si difende

Interrogato in carcere il presidente della Provincia di Salerno. I legali: “Per come ha replicato dimostra tutta la sua estraneità ai fatti”.

Salerno – Ha risposto alle domande del gip del Tribunale Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum
e presidente della Provincia di Salerno, da giovedì scorso in carcere nell’ambito di un’inchiesta della Procura salernitana che ipotizza, a vario titolo nei confronti di sei indagati, reati di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e turbata libertà degli incanti. Al centro dell’indagine, due appalti per l’efficientamento energetico dell’impianto di pubblica illuminazione del Comune di Capaccio Paestum. “Si è difeso in maniera forte”, dice Agostino De Caro, legale, insieme con l’avvocato Domenicantonio D’Alessandro, di Alfieri, uscendo dalla casa circondariale di Salerno-Fuorni.

“Noi – sottolinea – riteniamo che ci siano degli elementi difensivi importanti. E, poi, per il resto, ci dobbiamo studiare tutte le carte”. Ai giornalisti che gli chiedono come sta Alfieri, l’avvocato De Caro risponde: “Come una persona che sta in carcere, chiaramente provata, ma è una persona forte ed è sicura della sua estraneità ai fatti. Almeno, per come si è difeso, dimostra tutta la sua estraneità”. “Ovviamente – conferma – l’indagine è complessa, gli atti sono migliaia e migliaia. Noi abbiamo avuto modo di vederne alcuni, una parte, ma nonostante tutto ha ritenuto che fosse giusto, per un uomo delle istituzioni, difendersi e chiarire quello che è
riuscito a chiarire. E credo che abbia molto chiarito”.

Quanto all’ipotesi di chiedere una misura cautelare meno afflittiva, De Caro taglia corto: “Queste sono valutazioni tecniche che, consentiteci, non diciamo pubblicamente”. Né anticipa nulla su ipotetiche dimissioni di Alfieri da presidente della Provincia e da sindaco: “Non posso dire nulla di questo”, conclude De Caro.

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