In otto ore è caduta la quantità di pioggia di un anno. Strade trasformate in fiumi, circolazione dei treni interrotta, voli deviati. Le squadre di soccorso in azione con i gommoni per salvare le persone rimaste intrappolate.
Nella provincia spagnola di Valencia le piogge torrenziali hanno causato almeno 70 vittime, secondo i dati ufficiali diffusi dalla Comunità Valenciana e riportati da Cadena Ser. Tra le vittime ci sarebbero almeno quattro bambini. Il bilancio rimane provvisorio, poiché molte persone risultano ancora disperse, sebbene non siano state rese pubbliche stime precise. La Farnesina ha confermato che, al momento, non vi sono italiani tra le vittime dell’alluvione.
Secondo il servizio meteorologico spagnolo, le forti piogge proseguiranno fino a giovedì, con conseguenti allagamenti in varie città, interruzioni della circolazione stradale e ferroviaria, sei voli deviati e un treno ad alta velocità deragliato. Diversi video circolati online documentano i danni provocati dal fenomeno noto come “Dana”, che si verifica quando masse d’aria polare incontrano correnti calde sulla costa mediterranea, soprattutto durante i cambi di stagione.
Il governo spagnolo ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale. I soccorritori, usando gommoni, hanno lavorato per tutta la notte per trarre in salvo i residenti intrappolati dalle inondazioni che hanno trasformato le strade in fiumi. Le squadre di emergenza sono tuttora impegnate nel raggiungere le aree più colpite. Le autorità riferiscono che a Valencia, in otto ore, è caduta la quantità di pioggia solitamente registrata in un anno.
Come riportato da El Pais, l’Agenzia meteorologica statale aveva alzato il livello di allerta da arancione a rosso per la costa sud di Valencia. Le stime iniziali parlavano di 150-180 litri di pioggia per metro quadrato, ma le rilevazioni provvisorie indicano che la quantità effettiva ha superato i 445 litri per metro quadrato. Il primo ministro Pedro Sanchez, in un messaggio rivolto alla popolazione, ha definito la situazione come una crisi in corso, esortando i cittadini a restare in casa nelle aree a rischio e assicurando che il comitato di crisi sta collaborando con i presidenti delle comunità autonome per coordinare i soccorsi.