Storia a lieto fine per l’uomo, affetto da Alzheimer e in condizioni di grande fragilità.
Roma – È una storia che sembrava essersi conclusa con un lieto fine quando, appena due settimane fa, Naha era stato ritrovato dopo l’appello lanciato dal figlio, che aveva perso le sue tracce da sei giorni.
La scorsa domenica, l’incubo si è ripresentato tra le mura domestiche della sua famiglia.
L’anziano si era allontanato, ancora una volta, dalla casa che condivide con la moglie e da allora non aveva più fornito sue notizie. Affetto da Alzheimer, Naha versa in una condizione di fragilità e confusione mentale, una delle principali cause delle sue sparizioni intermittenti, l’ultima delle quali risale a solo due settimane fa.
Anche questa volta, il figlio Najo non si è perso d’animo e ha immediatamente denunciato la sua scomparsa e lanciato un appello sui social ed in TV.
Dopo ore di apprensione, il nonnino è stato ritrovato dalla Polizia di Stato sano e salvo.
Sono stati gli agenti del I Distretto Trevi Campo Marzio a riportarlo tra le braccia della sua famiglia grazie alla segnalazione di Giorgia ed Eleonora, due negozianti di zona che, durante la pausa pranzo, avevano incrociato il suo sguardo disorientato.
Non appena le due donne gli si sono avvicinate con premura, Naha, visibilmente agitato e con voce timida, ha chiesto loro di poter essere riaccompagnato a casa e di avere un po’ d’acqua.
A Giorgia ed Eleonora è bastato un breve check in rete per intravedere nei lineamenti dell’uomo le sembianze di un anziano ricercato disperatamente dai suoi familiari da tre giorni. A quel punto, si sono subito decise a chiamare l’112 (N.U.E.).
Sul posto sono intervenuti Domenico e Alessio, agenti del I Distretto Trevi Campo Marzio, che si sono immediatamente sincerati delle sue condizioni di salute. Poi, hanno composto il numero del figlio.
Dall’altra parte della cornetta, Najo ha tirato un sospiro di sollievo prima di poter riabbracciare il suo amato padre.